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Gdf Cagliari e personale dell’agenzia delle dogane effettuano maxi sequestro di 580.000 confezioni di profumi con marchi contraffatti.

Brillante operazione anticontraffazione portata a termine, all’interno del porto canale di Cagliari, dai finanzieri del comando provinciale congiuntamente a personale del servizio antifrode della locale agenzia delle dogane. La sinergia operativa tra le due istituzioni e il costante controllo delle merci in transito presso lo scalo portuale cittadino, ha consentito di individuare ed intercettare un container sospetto proveniente dalla Turchia e destinato in Arabia saudita. Il carico del contenitore, monitorato da tempo grazie ad un’attenta e mirata attività di analisi, aveva allertato le fiamme gialle del gruppo territoriale circa la propria irregolarità; la conferma si è avuta al momento dell’ispezione dello stesso, all’interno del quale erano occultati 500 cartoni contenenti oltre 580.000 confezioni di profumi recanti marchi contraffatti delle più note griffe del settore.

I profumi e le relative confezioni rinvenute, riproducenti fedelmente i disegni, i segni distintivi e i marchi di fabbrica utilizzati da diverse multinazionali tra le quali Armani, Dolce & Gabbana, Versace, Cavalli, Dior, Chanel E Diesel, per un valore al dettaglio stimato in circa 3 milioni e mezzo di euro, sono stati immediatamente posti sotto sequestro e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per lo sviluppo delle ulteriori indagini finalizzate all’individuazione dei responsabili.

Alcune case produttrici proprietarie dei marchi, subito contattate, hanno accertato la contraffazione dei prodotti e ipotizzato il danno subito in caso di loro  immissione nei circuiti legali di vendita, dal momento che l’accuratezza delle realizzazioni rende sempre più arduo distinguere una confezione originale da quella falsa, inducendo in errore l’acquirente convinto di pagare merce autentica ad un prezzo vantaggioso.

Il rilevante risultato di servizio ottenuto dalle fiamme gialle e dall’agenzia delle dogane è frutto del progressivo processo di telematizzazione delle procedure doganali, che ha notevolmente ampliato il patrimonio informativo a disposizione in materia di controlli negli scali portuali e che oggi consente di poter contare sulla disponibilità, in forma automatizzata, di dati ed elementi su cui avviare una efficace analisi di rischio allo scopo di pianificare ed effettuare controlli mirati.