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Grande attenzione della Polizia di Stato sul femminicidioOristano

Domani 8 marzo, nell’ambito delle numerose iniziative previste sia a livello locale che nazionale sul tema del femminicidio e della violenza, la festa della donna avrà un significato in più di cui arricchirsi, grazie anche all’attenzione rivolta dalla Polizia di Stato alle relative problematiche nonché allo studio degli strumenti messi in campo al fine di contrastare questo preoccupante fenomeno non emergenziale ma strutturale del quale, ora più che in passato, si ha una nuova percezione e coscienza.

In particolare, nel numero di marzo della rivista istituzionale “Polizia Moderna”  è stata l’attenzione sulle diverse iniziative promosse sul tema, a vari livelli e articolazioni, dagli uffici della Polizia di Stato, in continuità con un indirizzo che nel 2010 ha visto l’istituzione, in seno alla Direzione Centrale della Polizia Criminale, dell’Oscad (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori) e la valorizzazione di interessanti esperienze lavorative quali “il codice Rosa”, teso alla semplificazione del percorso di accesso alle strutture ospedaliere in caso di maltrattamenti e violenze, l’itinerante “camper antiviolenza” e il “processing card”, utile decalogo dei passi da compiere in casi di interventi degli operatori di polizia per violenza familiare.

In tale contesto un valore di rilievo ha avuto l’istituzione, all’interno di diverse Questure, di una “Rete Antiviolenza”, al fine di informare e sensibilizzare i cittadini nell’ottica di un efficace supporto a protezione delle vittime di tali reati.

Inoltre, già da tempo la Polizia di Stato riserva una particolare attenzione ai cd. “reati sentinella” (percosse, lesioni e stalking) quali fatti rilevatori di violenza domestica, con annesso studio dei diversi fattori di rischio che possono aumentare le probabilità del loro verificarsi.

Quanto alla reale incidenza delle violenze nella realtà sociale, anche le statistiche non danno adito a dubbi: sono purtroppo in aumento i reati che vedono come vittime le donne, di cui 1 su 10 ha subito “attenzioni sgradite” nei posti di lavoro; la metà di queste violenze è avvenuta in ambiente domestico; la media dell’età è di 40 anni ma cresce il numero delle adolescenti.

In questo contesto anche la Questura di Oristano, considerato il numero pur limitato di questa tipologia di reati in provincia (28 i fatti registrati nello scorso anno), ha profuso il suo impegno con iniziative mirate a una incisiva sensibilizzazione sul tema; in particolare sono già state calendarizzate delle giornate di studio attraverso convegni, incontri, anche presso gli istituti scolastici cittadini, nei quali porteranno il loro contributo psicologi, medici della ASL, magistrati, educatori, assistenti sociali e componenti della società civile a vari livelli.

Dal Questore di Oristano, Francesco Di Ruberto e, da tutto il personale di Polizia e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, è particolarmente gradito, in questa giornata di festa, manifestare un profondo sentimento di vicinanza e porgere i migliori auguri.Com