"Credo che questo governo sottovaluti molto il rapporto con le parti sociali". Camusso è categorica. Al congresso di Torino, il segretario della Cgil pronuncia l'affondo contro il governo Renzi. Un esecutivo, per la leader sindacale, che ha "un'idea della rappresentanza che è più fatta di presenze individuali che non della funzione sociale della rappresentanza".
Il governo "impari dagli errori" Non è la prima volta che Camusso critica Renzi, già alcuni giorni fa, del neopremier, aveva detto che "ha il culto della personalità". Ma oggi critica anche il suo operato. E lancia il monito: "È un atteggiamento - quello di Renzi - già inaugurato dal governo Monti con la riforma delle pensioni. E forse questo governo dovrebbe imparare dagli errori dei precedenti".
"Non sono tranquilla per lui" La critica al governo continua anche su come comunica. A partire da Twitter, molto usato dal premier. "Ha un grande amore per gli strumenti mediatici", dice Camusso di Renzi. Ma "Il televoto e il tweet non possono sostituire la partecipazione dei lavoratori e la democrazia", sottolinea il segretario. E comunque, Renzi "Ci dice di stare tranquilli che non s'iscriverà mai alla Cgil. Io non sono tranquilla per lui, perché un lavoratore che pensa che non verrà mai alla Cgil fa male a se stesso e non alla Cgil e forse fa un grave errore".
Dal palco di Torino, Camusso quindi chiede all'Esecutivo: "Aspettiamo con ansia una proposta del governo, perché è importante e può determinare anche delle risposte. Speriamo - conclude la leader Cgil a proposito del jobs act in programma per la prossima settimana - di non venire delusi da uno schema di ragionamento che si ferma alle regole e non guarda invece a come creare eguaglianza e posti di lavoro".