Il 4 novembre 2013 Il Sost. Proc. della Procura di Cagliari, Alessandro Pili, concordando con le risultanze investigative conseguite nel corso dell’indagine denominata “molletta”, condotta dagli investigatori della Stazione CC di Cagliari-San Bartolomeo, ha chiesto al Gip il rinvio a giudizio di otto persone, tutte del quartiere Sant’Elia di Cagliari, disoccupate e con diversi precedenti di polizia
Quindi sono stati notificati i provvedimenti a Palmerio Puzzoni, 27 anni, attualmente detenuto in carcere, Federico Cau, 24 anni, Roberto Bollea, 43 anni, Alessandro Orrù, 23 anni, Angelo Copez, 53 anni, attualmente detenuto agli arresti domiciliari, Miguel Masala, 25 anni, Marco Privitera, 37 anni, attualmente sottoposto all’obbligo di firma e Giovanni Zucca, 35 anni, attualmente detenuto in carcere.
Nel mese di gennaio 2010, a seguito di svariati servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti nella Piazza Lao Silesu, i gli uomini dell’Arma avevano constatato che il Puzzoni, (già noto e arrestato, più volte, per spaccio) nonostante si trovasse in regime di arresti domiciliari, continuava l’attività di spaccio dall’interno della sua abitazione, sita in via Utzeri. Lo stesso, custode delle sostanze stupefacenti, oltre a venderle direttamente ai tossicodipendenti, forniva anche altri spacciatori della Piazza, utilizzando per lo scambio un filo al cui terminale era fissata una molletta, di quelle usate per stendere la biancheria. Da qui il nome dell’indagine. Quindi, in discesa erano fissate alla molletta le dosi e in risalita il denaro provento della vendita.
L’attività si avvantaggiava del fatto che la zona, poco illuminata, era attentamente sorvegliata dalle vedette e quindi di difficile “accessibilità” per le Forze di Polizia.
Vista l’incessante attività di spaccio nelle pertinenze dell’abitazione di Puzzoni si è proceduto con indagini tecniche, potendo così monitorare i vari soggetti implicati nell'attività illecita, tutti con specifici ruoli, rispettivamente di custode della droga, spacciatore al dettaglio o vedetta con il compito di allertare il dispositivo in caso di arrivo di pattuglie delle Forze dell'Ordine.
Le intercettazioni hanno confermato che il Puzzoni era il volano dello spaccio e intorno a lui ruotavano altri spacciatori. Questi spesso si sentiva parlare in sottofondo dall’interno della camera da letto (con balcone). In particolare la sera il Puzzoni parlava al telefono per svariate ore, e nel contempo svolgeva l’attività di spaccio tenendo il telefono aperto dando modo ai carabinieri ascoltare le conversazioni con altri spacciatori ed acquirenti.
Lo spaccio era articolato in veri e propri turni di lavoro, dalla mattina alla notte, ininterrottamente. Gli indagati agivano tutti in concorso tra loro, sebbene non sia stata provata l’associazione a delinquere. In sostanza, il Puzzoni spacciava con la tecnica della molletta mentre gli altri, con turni di “lavoro” prestabiliti, si alternavano, nell’arco della giornata in postazioni che gli inquirenti hanno ben individuato nel corso delle indagini, sempre nella Piazza Lao Silesu.
Durante l’indagine sono stati complessivamente sequestrati 367 dosi di eroina già confezionate e pronte per la vendita, 62 gr. di eroina ancora da trattare, 168 dosi di cocaina già confezionate e pronte per essere spacciate, 74 gr. di cocaina ancora da trattare, 183 gr. di hashish, 68 gr di marijuana e 3580 euro in contanti.