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Crollano le vendite. Mai così male dal 1990

La crisi non allenta la stretta sulle famiglie. A crollare sono le vendite al dettaglio, -2,1% nel 2013 rispetto all'anno precedente, ma anche la fiducia dei consumatori, che a febbraio torna in segno meno nonostante il balzo di gennaio. Lo rivela l'Istat. Il dato sulle vendite al dettaglio è il peggiore dal 1990 e a scendere questa volta sono anche i generi alimentari, meno 1,1%.

A resistere, nell'anno nero del commercio, sono solo i discount alimentari, che nel 2013 registrano un aumento dell'1,6% nel valore delle vendite a fronte di una flessione dell'1% per l'intero comparto della grande distribuzione (-1,9% gli ipermercati e -1,3% i supermercati). Ma anche questa volta la crisi colpisce più duramente i piccoli negozi, come le botteghe e gli altri punti vendita di vicinato (-2,9%). 

Non bastano nemmeno le festività natalizie a risollevare gli acquisti. A dicembre 2013 infatti, le vendite sono calate dello 0,3% rispetto a novembre e del 2,6% su base annua. E l'alimentare a livello mensile (-0,5%) fa anche peggio della media del resto dei prodotti (-0,3%).

La fiducia dei consumatori a febbraio torna a scendere dopo il balzo di gennaio. Lo rileva l'Istat che vede l'indice fermarsi al 97,5 dal 98,0 del mese precedente. Pesa la componente riferita alla situazione personale e familiare. Migliorano invece la fiducia per lo stato dell'economia e quella relativa al futuro, entrambe al top da settembre. A livello territoriale invece il clima di fiducia aumenta nel Nord-ovest e al Centro, mentre diminuisce nel Nord-est e nel Mezzogiorno. I dati sono stati elaborati sulla base di interviste condotte dall'inizio del mese fino al 15 di febbraio.

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