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Territorio sotto osservazione: al via le fasi di definizione del Pul, il 3 marzo primo importante incontro tra istituzioni.

Valutare in anticipo le conseguenze ambientali delle decisioni strategiche attuabili sul territorio. Aiutare la politica ad assumere scelte condivise con enti, associazioni e cittadini per lo sviluppo ottimale di Arzachena. Sono questi gli obiettivi che il Comune si pone e si porrà nelle diverse fasi di redazione del Piano utilizzo dei litorali. Gli stessi obiettivi sono contenuti nel primo documento di scoping  sulla Valutazione ambientale strategica. I lavori sono iniziati 9 mesi fa coordinati dal dirigente del settore Urbanistica, Libero Meloni, e saranno illustrati lunedì 3 marzo alle 9 ai responsabili di tutte le istituzioni coinvolte. Entro l’estate è in programma la prima adozione in consiglio comunale che sarà preceduta da un incontro dedicato alle osservazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste.

“Siamo in una fase tecnica molto delicata in cui gli Enti metteranno sotto esame il nostro documento di preparazione al Pul. - dice l’assessore al Demanio, Gianni Baffigo - La parola d’ordine è comunque trasparenza e coinvolgimento. L’iter imposto dalla legislazione in materia prevede la consultazione pubblica a seguito dell’adozione in consiglio comunale, ma noi vogliamo anticipare questa fase e sentire prima il parere e le osservazioni dei cittadini, in modo da acquisire suggerimenti utili e condividere le nostre idee con le loro”.

Nell’incontro del 3 marzo i responsabili di Regione, Provincia, Ente Foreste, Arpas, Conservatoria delle Coste, e di tutte le altre istituzioni coinvolte, prenderanno visione degli studi effettuati dalla Criteria srl in merito agli aspetti specialistici legati a: aria, acqua, assetto storico-culturale, insediamenti abitativi, rumore,inquinamento luminoso, rifiuti, energia e sistema economico del territorio comunale. I tecnici avranno a disposizione delle schede-questionario nelle quali specificheranno eventuali motivi di esclusione o  integrazioni necessarie al documento che disciplinerà l’utilizzo delle aree demaniali marittime e la loro fruizione per scopi turistici e ricreativi.

“Vogliamo garantire la tutela e la valorizzazione ambientale di spiagge e zone costiere, garantendo allo stesso tempo un’ alta qualità dei servizi – spiega l’assessore – uno dei punti più critici da risolvere sarà quello di definire le modalità di gestione delle spiagge inferiori a 150 metri di lunghezza. Nel nostro territorio oltre il 40 per cento degli arenili ha queste caratteristiche. Inoltre serve una regolamentazione delle fasce dei retro spiaggia, soprattutto quelli dove sono presenti sistemi di dune e stagni, quest’ultimi spesso popolati da fauna da preservare. Un altro aspetto da gestire sarà quello della forte pressione antropica concentrata in poche settimane durante l’estate”. Analizzando i punti di forza, invece, emerge “l’ottima qualità delle acque di balneazione, l’assenza di insediamenti industriali, la presenza di importanti siti archeologici e la particolare conformazione  del sistema paesaggistico – conclude Baffigo – tutto questo offre numerose opportunità e spunti per la fruizione ottimale del territorio”. Com

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