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Anche Oliena e la Sardegna protagoniste ieri a Roma con il progetto “adotta un olivo a Oliena

C'era anche un po' di Sardegna ieri mattina a Roma a Palazzo Montecitorio insieme all'Associazione Nazionale Città dell'Olio alla conferenza stampa di presentazione degli eventi del Ventennale: il progetto "Adotta un olivo a Oliena", nato per valorizzare la Valle del Lanaittu e per far conoscere meglio quest'area di grandissimo pregio dal punto di vista ambientale, archeologico e storico culturale, è stato infatti inserito tra le iniziative speciali volute dall'Associazione per celebrare l'importante compleanno, suggellato da una festa lunga un anno intero. Con "Adotta un ulivo", chi lo desidera può diventare "genitore" di una delle piante dell'uliveto con certificato di adozione, foto e nome inserito in un apposito elenco e avrà diritto a ricevere parte dell'olio prodotto o delle olive, direttamente a casa. Un progetto pilota in un'area di particolare valore paesaggistico e ambientale, che tuttavia non è escluso possa essere replicata in molte altri territori delle Città dell'Olio italiane.

La conferenza stampa all'interno della quale è stato presentato il progetto, si è svolta alla presenza del Presidente dell'Associazione Città dell'Olio Enrico Lupi, del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Luca Sani e delle parlamentari Maria Antezza, Susanna Cenni e Colomba Mongiello, componenti della XIII Commissione Agricoltura.

"Siamo sicuri che l'interesse per questo progetto consentirà ad Oliena ed  alla valle di Lanaitho di entrare in un circuito di informazione più vasto e più specializzato. Abbiamo avuto molta pazienza - sottolinea l'assessore all'agricoltura del comune di Oliena Valentino Carta - che è stata ripagata in pieno: essere al centro delle politiche di valorizzazione di un'associazione come quella delle Città dell'Olio significa avere la possibilità di promuovere prodotti e luoghi in maniera capillare ed intelligente. Abbiamo bisogno di iniziative ed azioni come questa - conclude l'assessore Carta - per dare una scossa alle politiche ambientali, di promozione e di tutela in questi ultimi anni poco efficaci e assolutamente insufficienti".


Una realtà, quella rappresentata dall'Anco, che coinvolge 18 regioni italiane e, all'interno di esse, circa 350 città dell'olio:“dati che mettono bene in evidenza l'importanza del comparto olivicolo per l'agricoltura nazionale ma anche dell’Associazione stessa – afferma il Presidente di Città dell’Olio Enrico Lupi - che promuove e valorizza le attività portate avanti negli anni, oltre che contribuire allo sviluppo di una coscienza collettiva sulla cultura olivicola ed alla crescita sociale ed economica dei territori, dell’agricoltura, dell’ambiente, del paesaggio, dei prodotti della terra e della gastronomia.

I venti anni dell’Associazione – aggiunge Lupi – saranno l’occasione per fare il punto sulle politiche regionali in materia di olivicoltura con le Regioni stesse in un’ottica di programmazione futura, ma anche per comunicare e perpetrare per un intero anno gli obbiettivi e le finalità di valorizzazione dei territori olivicoli della nostra Associazione, nonché offrire momenti di riflessione sulle sfide che ci aspettano. Una di queste è l’Expo 2015, al quale ci avvicineremo con una edizione speciale di Girolio d’Italia “allungata” su tutto l’anno, a partire da marzo e fino all’autunno. I temi su cui l’Associazione si concentrerà in vista dell'esposizione universale del 2015 – conclude – sono la salvaguardia del paesaggio olivicolo e del territorio, i temi dell’alimentazione, della salute e della cucina rappresentati dalla Dieta Mediterranea e il riconoscimento legislativo alle Città dell’Olio come motore di sviluppo economico, capace di realizzare progetti di marketing territoriale in cui più realtà omogenee possano condividere una strategia comune nella difesa della cultura, della storia, delle origini, del territorio, del paesaggio e dei prodotti olivicoli”.

La prova dell’unità di intenti che da sempre caratterizza le Città dell’Olio, sono i numeri prodotti dai progetti di educazione alla conoscenza del patrimonio olivicolo, portati avanti con successo fino ad oggi: pensiamo a Bimboil, realizzato in collaborazione con il Mipaaf che in 14 edizioni ha coinvolto circa 800 scuole e 75.000 bambini di tutta Italia, o al Turismo dell’Olio creato conGirolio d’Italia verso i territori olivicoli nei periodi dell’olio nuovo nelle sue quattro edizioni, in cui sono stati coinvolti oltre 1500 produttori in 59 tappe. O ancora alle azioni di tutela del Paesaggio Olivicolo che hanno permesso l’inserimento nella Tentative List dell’Unesco di ben 56 siti olivicoli italiani: un obiettivo raggiunto anche grazie agli olivicoltori - a cui è dedicato ilPremio Miglior Uliveto attribuito ogni anno alle realtà più virtuose impegnate nella salvaguardia del territorio - che quotidianamente contribuiscono con il loro lavoro a mantenere i terreni in buone condizioni e fare prevenzione dal dissesto idrogeologico di cui l’incuria è la principale responsabile.

E' nato da un progetto dell’Associazione Città dell’Olio anche il Forum Dieta Mediterranea, uno degli appuntamenti più importanti nel panorama nazionale ed internazionale sul tema, che si tiene dal 2010 a Imperia in collaborazione con l’Azienda Speciale Promimperia e che coinvolge anche la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo ReCOMed a cui fanno capo 12 paesiaffacciato sul Mare Nostrum: un “network” che ha permesso all’Associazione di vincere il bando comunitario del Progetto ENPI MedDiet. Così come rientra tra le iniziative promosse e portate avanti da ANCO, anche la progettazione e diffusione dellaCarta degli Oli DOP nei ristoranti - con la quale le Città dell’Olio si sono fatti portavoce dell’eccellenza della produzione olivicola italiana - e la Bottiglietta Antirabbocco, che sarà promossa nei ristoranti italiani e sulla rete, con una importante campagna di comunicazione. Com