Terminato il faccia a faccia tra il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi, e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso delle consultazioni per la formazione del nuovo governo. La delegazione di Forza Italia, oltre che dal Cavaliere, era composta anche dai capigruppo alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani.
"Abbiamo dato al presidente incaricato la nostra assoluta disponibilità a lavorare insieme e ad approvare in parlamento le riforme" ma "siamo all'opposizione". Lo ribadisce Silvio Berlusconi dopo il colloquio con Matteo: "Fi sarà all'opposizione ma - aggiunge - deciderà di volta in volta sui contenuti dei singoli provvedimenti: se riterremo che saranno favorevoli a Paese li voteremo, non li voteremo se negativi per gli interessi italiani
Berlusconi ha spiegato di aver dato la piena disponibilità alla riduzione del Parlamento a "una sola Camera, ridotta nei componenti" e la modifica della Corte costituzionale perché "non si può lasciare al Capo dello Stato la prerogativa di nominare cinque membri".
Per il resto, ha sottolineato Berlusconi, "il Paese ha assolutamente bisogno di diventare un Paese governabile cosa che oggi non è, lo posso dire avendo avuto responsabilità di governo per diversi anni. Io credo che sia assolutamente importante rivedere l'assetto costituzionale per dare al presidente del Consiglio gli stessi poteri che hanno i suoi colleghi in altri Paesi".
"Non ci sono possibilità di cambiamenti sulla legge elettorale perché è stata già una decisione sofferta e ci sono stati già dei cambiamenti sugli sbarramenti che per noi non dovevano essere così bassi", ha chiarito da parte sua Silvio Berlusconi.
Auguriamo buon lavoro al premier incaricato e al suo team, siamo anche d'accordo per un ringiovanimento della squadra di governo. Oggi ho incontrato un premier che ha la metà dei miei anni e questo è un buon segnale