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Letta: “dimissioni irrevocabili”, Napolitano: ”Momento delicato, ora una soluzione efficace”

''Serve una soluzione veloce''. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dà il via a consultazioni ''lampo'' dopo aver ''preso atto'' delle dimissioni irrevocabili del premier Enrico Letta. Il Colle sottolinea l'esigenza di una ''soluzione efficace'' per rispondere ''all'urgenza delle riforme istituzionali, della legge elettorale e della delicata fase economica''.

Come da prassi, il giro di consultazioni del capo dello Stato è partito con il presidente del Senato Piero Grasso. Poi, il presidente della Camera Laura Boldrini e il gruppo misto. Domani, le altre compagini parlamentari, anche se il Movimento 5 stelle ha annunciato che non parteciperà. In dubbio anche la Lega Nord. Il conferimento dell'incarico a Matteo Renzi potrebbe avvenire già domani. Il segretario del Pd potrebbe a sua volta vedere i gruppi parlamentari domenica e lunedì dovrebbe comunicare al capo dello Stato se intende sciogliere la riserva e accettare definitivamente l'incarico.

''Ogni giorno come se fosse l'ultimo, grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato''. Ha suggellato con un tweet le sue dimissioni ''irrevocabili'' Enrico Letta, prima di salire al Colle e rimettere l'incarico di Presidente del Consiglio nelle mani del capo dello Stato

Il segretario Pd Matteo Renzi è a Firenze e dice ''Per me oggi è uno dei momenti più belli, ho senz'altro bisogno di auguri''.

Nella nota diffusa dal Colle, si precisa che ''Il Presidente del Consiglio ritiene a questo punto che un formale passaggio parlamentare non potrebbe offrire elementi tali da indurlo a soprassedere dalle dimissioni, anche perché egli non sarebbe comunque disponibile a presiedere governi sostenuti da ipotetiche maggioranze diverse''. 

'Ho incontrato diverse volte Matteo Renzi e mi sembra un europeista molto impegnato e profondamente interessato a far avanzare il processo di integrazione europea''. Così, il presidente della Commissione Europea Josè Barroso.  Anche i mercati, con Piazza Affari in crescita sembrano assecondare le evoluzioni del quadro politico italiano

Angelino Alfano potrebbe restare al governo, come vicepremier, confermando il ruolo del Nuovo Centrodestra nella maggioranza. Vittorio Colao, attuale amministratore delegato di Vodafone è in corsa per la casella dello Sviluppo Economico. Lucrezia Reichlin - economista di fama internazionale e gradita al Colle - potrebbe sedersi sulla sedia che fu di Quintino Sella, al ministero dell'Economia. Maria Elena Boschi - attualmente nella segreteria del Pd - potrebbe occuparsi delle Riforme Istituzionali. Lo scrittore Alessandro Baricco è in lizza per la Cultura. Il fondatore di Eataly Oscar Farinetti è dato tra i papabili per il dicastero delle Politiche Agricole. Smentite le voci che davano il presidente della Camera Laura Boldrini pronta a lasciare Montecitorio per il governo.

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