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Camera di Commercio Cagliari – “Le reali necessità delle imprese sarde per resistere alla crisi.

La crisi economica strutturale, le difficoltà di accesso al credito e il peso degli adempimenti amministrativi costituiscono i principali fattori di ostacolo agli investimenti da parte delle imprese sarde e italiane.

Gli elementi che limitano la competitività ruotano intorno alle difficoltà di innovazione sia di prodotto che di servizio che si sperimentano anche nei processi produttivi e organizzativi aziendali. Un deficit acuito dall’insularità che pesa sia in termini di capacità di “fare mercato” che di “essere presenti su mercati” spesso considerati lontani e più difficili da raggiungere rispetto ai concorrenti delle altre regioni.

Questo il quadro che emerge da un’indagine commissionata dalla Camera di Commercio di Cagliari ed effettuata su 1000 imprese da cui si evince la volontà di  “resistere”. Il 60% delle imprese della Sardegna si dicono infatti pronte a difendere ciò che hanno costruito negli anni, di voler aggredire nuovi mercati 46,5% e di essere anche disposte ad aumentare i ritmi di lavoro 24,5%. Imprenditori tenaci che non hanno intenzione di mollare. Non mancano tuttavia i primi segni di cedimento: il 14% circa degli imprenditori intervistati pensano di non potere più farcela e non vedono altra soluzione che ritirarsi.

La Camera di Commercio di Cagliari ha inviato l’indagine, che esprime i reali bisogni delle imprese, ai candidati Governatore alle prossime regionali in modo che diventino uno strumento operativo da inserire nell’agenda politica. Tra le priorità la riduzione della pressione fiscale (lo chiede l’81,1% delle imprese), la riduzione dei costi della politica (50,2%) e della Pubblica Amministrazione (34,6%) e la riduzione della burocrazia, ossia del peso degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese.