Nella tarda serata di ieri , gli agenti della Squadra Mobile, guidati dal dirigente, Bibiana Pala, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di Marco Pilisi, di 50 anni, sassarese, con numerosi precedenti penali, sospettato di essere l’autore di una tentata rapina pluriaggravata compiuta ai danni di una anziana donna, all’interno della propria abitazione nelle campagne dell’hinterland della città.
Sul posto gli investigatori hanno acquisito in seguito gravi indizi a carico del presunto assalitore ed stato anche importante la collaborazione di alcuni testimoni. Inoltre dopo intense ed estese indagini sono stati rilevati anche importanti elementi probatori di natura biologica ed organica.
Il ricercato è stato rintracciato nel pomeriggio, al termine di serrate ricerche, nel quartiere di Latte Dolce ove, sussistendo il fondato pericolo di fuga e stante l’urgenza, è stato sottoposto a fermo di polizia con l’accusa id rapina.
Le indagini sono coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, Paolo Piras.
Sempre nella stessa serata unità della Sezione Volanti hanno tratto in arresto per atti persecutori, Giuseppe Mura, 19enne sassarese e Carla Fermo,30enne anch’essa sassarese, entrambi con precedenti di polizia.
Gli agenti della Squadra Volanti sono intervenuti presso un condominio, dove è stato intercettato un giovane che, urlando in mezzo alla strada e brandendo un pezzo di ferro, minacciava ed ingiuriava il padre.
In seguito vedendo avvicinarsi l’auto della polizia, il giovane ha cercato di nascondere l’oggetto nella tasca dei pantaloni ma è stato subito fermato e disarmato di una chiave inglese che poco prima aveva scagliato contro la finestra dell’appartamento dei genitori infrangendone il vetro.
Il ragazzo, anche in presenza degli agenti, ha continuato a proferire frasi minacciose ed ingiuriose contro i genitori, sostenuto anche dalla compagna lì presente. I due sono stati così accompagnati negli uffici per ulteriori accertamenti e contestualmente anche i genitori del Mura, si sono presentati in Questura per la denuncia.
Questi ultimi hanno dichiarato che la convivenza con il proprio figlio era diventata difficile a causa delle continue richieste di denaro da parte del giovane e della fidanzata, per poter acquistare droghe ed altro. Il medesimo aveva persino preteso la vendita di diversi oggetti di famiglia pur di avere soldi sempre in tasca. Il tutto accompagnato da minacce ed intimidazioni. Dopo aver lasciato la casa dei genitori e dopo un periodo di apparente calma, il ragazzo si era ripresentato più volte sotto casa a pretendere denaro.
I due quindi sono stati dichiarati in arresto e su disposizione dell’A.G. sono stati accompagnati presso il loro attuale domicilio in attesa dell’udienza di convalida.