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Arrestati tre bosniaci per furto aggravato ed un minore denunciato per lo stesso reato.

Questa notte alle Ore 00.30 circa, a Monastir, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Dolianova, comandati dal maresciallo Marco Corrias, congiuntamente ai colleghi della locale stazione cc, comandati dal Maresciallo Furio Tripicchio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato in concorso, Ahmetovic Giango, 38enne, disoccupato,

luripregiudicato, Ahmetovic Rambo, di 29 anni, disoccupato, pluripregiudicato, Ahmetovic Dragan, di 25, disoccupato, pluripregiudicato, e deferito in stato di libertà per gli stessi reati A. C., 16enne, disoccupato.

I quattro di origine bosniaca, alle ore 23.00 circa, sono stati notati dai militari nella zona industriale di Monastir, a bordo di un’autovettura di proprietà di un altro 36enne bosniaco, pluripregiudicato, nei pressi dell’ingresso della ditta “officine carpenteria metallica srl”, azienda al momento in liquidazione.
Gli uomini dell’Arma in quel momento stavano effettuando una perlustrazione in quella zona industriale al fine di prevenire e reprimere i reati predatori che spesso vengono tentati in quell’area, considerato l’elevato numero di stabilimenti industriali e depositi ivi presenti.

Alla vista dei carabinieri gli occupanti dell’auto hanno tentato di darsi alla fuga, imboccando a gran velocità la SS 131 direzione Monastir-Cagliari.
La pattuglia del radiomobile ha immediatamente inseguito i fuggitivi e, dopo aver richiesto rinforzi alla centrale operativa di Dolianova, li ha raggiunti e fermati all’altezza del centro commerciale Conforama.

A quel punto i militari, nel frattempo raggiunti e supportati dai colleghi della stazione cc di Monastir, hanno identificato tutti gli occupanti dell’auto ed hanno proceduto alle perquisizioni personali e veicolare. Proprio quest’ultima perquisizione ha permesso di rinvenire nel bagagliaio dell’auto 80,00  chili circa di cavi elettrici di varie sezioni, una latta da 5 kg. di olio per ingranaggi, una tronchese, un piede di porco, una pinza, una chiave a pappagallo, due passamontagna e tre paia di guanti da lavoro. Tutto il materiale e la vettura sono stati sequestrati e i fermati portati in caserma per le formalità di legge e poi dichiarati in arresto e trattenuti in attesa del rito direttissimo previsto per oggi presso il Tribunale di Cagliari.