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Agricoltura: riordino fondiario, Sardegna punta a ridurre frammentazione

Con il ‘picchettamento’ che delimita le nuove proprietà agricole nel territorio di Pauli Arbarei, procede verso la fase conclusiva il progetto pilota del Piano di riordino fondiario che lo scorso ottobre era stato riavviato dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale (CBSM) a seguito delle indicazioni dell’assessorato dell’Agricoltura e che ha interessato circa 600 imprese agricole. Il territorio del piccolo centro della Marmilla era stato scelto per l’attuazione del progetto pilota che sarà poi applicato in tutte le aree di pertinenza del Cbsm e agli altri Consorzi isolani. A seguito delle nuove disposizioni regionali, il CBSM aveva potuto riprendere il cammino procedurale sospeso da anni a causa della difficoltà nel reperimento e raccolta dei dati delle proprietà agricole, che negli anni passati venivano cedute anche con semplici scritture private se non addirittura con accordi verbali, e dei costi per la regolarizzazione degli atti di proprietà, sui quali è intervenuta attivamente la stessa Regione.

Il riordino Fondiario (fondamentale - secondo l'assessore Oscar Cherchi - per risolvere il problema della frammentazione tramite l’accorpamento dei terreni agricoli distanti fra loro e appartenenti allo stesso proprietario), prevede una manovra di compensazioni e ‘scambi volontari', studiati  e proposti all'utenza dal Consorzio. Molti imprenditori agricoli usufruiranno della riscrittura della geografia dei terreni della zona potendo così ciascuno disporre di un unico appezzamento che per valore, dimensioni e produttività corrisponde a quello delle frazioni di terra posseduti prima del procedimento. Com