"La profonda sintonia" tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, poteva scatenare un incendio e invece, almeno per ora, i toni restano pacati. Il programma concordato sembrerebbe allontanare per un po' il rischio di elezioni politiche anticipate. I primi segnali di disgelo tra Enrico Letta e Matteo Renzi sono arrivati ieri sera. "Pare andare nella buona direzione. Siamo da sempre convinti della necessità della riforma costituzionale e della legge elettorale che tenga insieme le forze della maggioranza e i principali partiti dell'opposizione" avrebbe commentato il premier, secondo fonti di Palazzo Chigi. I conti, comunque, si faranno lunedì durante la direzione nazionale del partito democratico quando il segretario dettaglierà le proposte. Oggi Renzi sarà a Parma per fare visita all'ex segretario Bersani.
Nella sostanza l'accordo complessivo siglato con il Cavaliere allontanerebbe la possibilità di elezioni politiche anticipate e abbinate alle europee del 25 maggio. In cambio, Renzi auspica che il premier lo lasci libero di lavorare sulla legge elettorale tenendo anche conto (e questa sarebbe un'altra rassicurazione al presidente del Consiglio) che i termini dell'intesa con Berlusconi prevedono la volontà di trovare una soluzione che accolga anche le richieste di Angelino Alfano. Il vicepremier, infatti, è preoccupato dalla possibilità che il duo "Matteo-Silvio" punti a rafforzare il bipolarismo e frenare i piccoli partiti.
Il segretario del Pd ha concordato con Silvio Berlusconi un percorso che comprende non solo la legge elettorale ma anche la riforma del titolo V della Costituzione. Un programma di medio termine che nei fatti allontana il rischio di elezioni imminenti. Un dato che deve essere stato colto a Palazzo Chigi come un'apertura a procedere insieme nel delicato processo riformatore del Paese. Tanto che il presidente del Consiglio avrebbe trapelare il suo apprezzamento per l'esito dell'incontro tra il sindaco e il Cavaliere
Il vicepremier da Pesaro, dove si è svolto il primo convegno dei giovani del Nuovo Centrodestra, ha ribadito "Mi pare davvero impossibile che riescano a fare la legge elettorale senza di noi. Si scordino di farla senza di noi. Anche perché noi abbiamo avuto il coraggio di rompere con Forza Italia e non siamo un piccolo partito". Alfano ha poi aggiunto, aprendo al dialogo: "Noi siamo perché si facciano delle coalizioni. Non ci faranno tornare all'ovile, neanche per legge".