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Bilancio Sociale Inps 2012 – 15 gennaio 2014

Quest’oggi a Cagliari Il Direttore regionale dell’Inps, Alessandro Tombolini, ha presentato il Bilancio Sociale dell’Ente. Tombolini ha detto che con la presentiamo  del Bilancio si vuole ripercorre l’attività dell’Inps in Sardegna nell’anno 2012, evidenziando come l’Istituto abbia agito in un contesto ambientale che “pretende” risposte adeguate in termini di qualità, intesa come propensione alla soddisfazione dei bisogni, come  tempestività e certezza dei rapporti, ed abbia incrementato la propria produttività e la propria capacità di risposta in linea con le attese dei cittadini.

Nel 2012 la società italiana è stata caratterizzata da un peggioramento generalizzato degli indicatori macroeconomici: la crisi ha acuito fenomeni quali crisi aziendali, disoccupazione, calo della domanda, impattando su un sistema economico già contraddistinto da profili strutturali impeditivi di crescita sostenuta.

L’Istituto ha operato in uno scenario di crisi economica insolita nella durata e devastante negli effetti che sfilaccia il tessuto produttivo della regione.

Il tratto dominante dell’anno 2012 è ravvisabile nell’incremento delle prestazioni a sostegno del reddito: aumento del 34% delle ore di cassa integrazione, ordinaria, straordinaria ed in deroga autorizzate e degli istituti previsti per i cittadini che hanno perso il lavoro, incrementatisi dell’11%, circa, rispetto al 2011.

Nel campo dell’invalidità civile, ha detto ancora il Direttore, l’Istituto ha proseguito il cammino di efficientamento del processo, attraverso strette convergenze sinergiche procedurali con le strutture della Regione Autonoma della Sardegna e la progressiva diffusione degli strumenti informatici.

Questo è il campo di attività che maggiormente esplicita la vocazione dell’Istituto, volta a sostenere i cittadini appartenenti alle fasce più deboli ed a rischio di esclusione sociale.

Nell’ambito delle pensioni, sono stati posti in pagamento circa 472.000 trattamenti, in lieve aumento rispetto all’anno precedente, con un importo medio di € 686,00.

La confluenza, ope legis, dell’ex Inpdap e dell’ex Enpals nell’Inps e la conseguente acquisizione delle funzioni relative ai pubblici dipendenti hanno accresciuto la già notevole dimensione dell’Inps, che presenta un bilancio inferiore solo a quello dello Stato. In questo bilancio sociale è presente per la prima volta uno specifico paragrafo dedicato alla gestione pubblica che, oltre le pensioni, annovera erogazioni di prestazioni di fine servizio, creditizie e sociali.

Tre gestioni unificate hanno operato in maniera indipendente ma coordinata, e, nel corso del 2012 è stato avviato il processo di integrazione con l’aggregazione delle funzioni contabili e di approvvigionamento. Oggi, l’Inps sardo ha appena concluso questo delicato e sfidante processo di integrazione, unificando le strutture della gestione privatistica con quelle della gestione pubblica e dello spettacolo, senza contraccolpi nell’erogazione dei servizi.

Il 2012, ha spiegato ancora, è stato un anno molto impegnativo per l'Istituto ed in quanto gestore principale del welfare è oggetto di richieste in misura inversamente proporzionale alla crescita economica. I lavoratori dell'INPS, di ogni provenienza, hanno fronteggiato, con dedizione e professionalità, le crescenti richieste di intervento avanzate dalla popolazione, indebolita dalla contrazione continua del PIL regionale, conseguendo una lusinghiera performance aziendale, che in questa pubblicazione viene esplicitata nei confronti dei portatori di interesse. I numeri, nel loro rigoroso linguaggio, esprimono una crescita della produzione (+ 8% rispetto al 2011), un aumento dell’efficienza (+ 7% del relativo indicatore) e, infine, un incremento dell’indicatore sintetico di qualità ed efficienza (+ 9%).

Queste confortanti percentuali, ha concluso il direttore regionale dell’Inps Sardegna, devono essere considerate come testimonianza di attenzione dell’Ente alla collettività, e di capacità di risposta ai bisogni del territorio, cui l’Istituto, nonostante gli importanti vincoli di spesa, assicura la propria vicinanza riducendo il disagio sociale.

Il 2012 è un altro un punto d’arrivo ma non il traguardo nella continua ricerca del miglioramento dei servizi all’utenza, della capacità di rete con le altre Istituzioni pubbliche, dello sviluppo di sinergie con Patronati, Associazioni di categoria e Consulenti che rappresentano gli aspetti positivi della rendicontazione sociale del 2012 ed evidenzia la traiettoria seguita dalla Direzione Regionale anche nell’esercizio appena trascorso. Com-red