“Il taglio del costo del carburante adesso è più vicino che mai. L’approvazione della norma sulle accise in Finanziaria stabilisce che nelle entrate spettanti alla Regione sono comprese anche le imposte di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati generate nel territorio regionale, anche se riscosse nel restante territorio dello Stato: questo consente alla Regione di incassare un miliardo in più all’anno, che a questo punto potrà essere destinato al taglio del costo della benzina e dei carburanti in generale”. Lo dicono i Riformatori sardi, soddisfatti per il varo della norma.
“Per noi – proseguono – è una grande vittoria. La nostra battaglia ha avuto l’effetto sperato. Lo dovevamo alle migliaia di sardi che hanno firmato la petizione per il taglio del costo del carburante. Grazie a questo provvedimento per la prima volta incidiamo significativamente su un costo che le famiglie sono costrette a sobbarcarsi ogni giorno. Si tratta di un provvedimento importantissimo a cui noi e il centrodestra diamo una decisiva risposta”.
I Riformatori spiegano che “l’abbattimento delle accise sui carburanti è un diritto dei sardi. Tra le diverse politiche in grado di innescare un circolo virtuoso di sviluppo vi è quella delle esenzioni fiscali dei prodotti petroliferi. L’economia Sarda, tra le economie delle regioni italiane, è quella che mostra oggi le maggiori difficoltà anche a causa dell’obiettiva condizione di insularità e perifericità. La stessa identità culturale del Popolo Sardo costituisce il presupposto per la costruzione di una forte e decisiva negoziazione con lo Stato e le Istituzioni Europee per l’accrescimento economico e sociale. Conseguentemente devono essere concesse agevolazioni tariffarie-fiscali a favore dei cittadini residenti e delle imprese operanti nel territorio regionale sui prodotti petroliferi immessi al consumo nel territorio della Regione Sardegna”.Com