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Renzi: legge elettorale no a colpi di maggioranza

All'indomani delle motivazioni della Consulta sul Porcellum, il tema della riforma elettorale è al centro del dibattito politico.

Il segretario del Pd Renzi scrive su Twitter: "Legge elettorale. Le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato". L'opposizione interna lancia un monito a Renzi: nessun incontro con Berlusconi sulle regole.

Dal canto suo il M5S boccia le proposte del sindaco di Firenze: "Sono astratte ed evidentemente incostituzionali". Lo avrebbe detto Gianroberto Casaleggio, guru del Movimento 5 Stelle, che oggi ha incontrato a Montecitorio i parlamentari della commissione Affari costituzionali di Camera e Senato. Immediata la risposta di Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali alla Camera: "Per adesso, di certamente anticostituzionale e astratto ci sono solo le opinioni di Casaleggio e Grillo, che per mesi hanno sostenuto che questo Parlamento fosse illegittimo e non titolato a legiferare".

L'idea Renzi e la risposta dei grillini Il leader del Pd ha proposto negli ultimi giorni tre modelli per la legge elettorale: quello spagnolo, il Mattarellum ma rivisitato e quello del doppio turno di coalizione che si usa per eleggere i sindaci. Ma per Casaleggio non sono buone idee e ai parlamentari avrebbe anche detto che i Cinquestelle "sono gli unici ad avere presentato una proposta di legge innovativa e fatta bene".

Sulla legge elettorale, Beppe Grillo aveva lanciato l'idea di un referendum online. Casaleggio ne riparla oggi: la norma che ne uscirà fuori, "sicuramente verrà come decisione del Movimento". Come data per la proposta online si era parlato del 27 gennaio, ma Casaleggio ha smentito: "Probabilmente finiremo questo ciclo per fine febbraio. Per noi - chiarisce Casaleggio - il metodo è fondamentale per la democrazia diretta".