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Rimpasto per il governo, Renzi: roba da prima repubblica

"Guardo con ottimismo al fatto che il nostro Paese anche grazie al ringiovanimento dei leader politici possa risolvere i problemi e fare le riforme". Così il premier Enrico Letta che indica nel superamento del bicameralismo, nella riforma elettorale e in quella della burocrazia, gli obiettivi principali. "Il 2014 è per noi un anno fondamentale, il primo anno che non si apre con un'emergenza finanziaria e si parla di opportunità di riforme e crescita. Dobbiamo e possiamo superare i ritardi del passato". E' la convinzione che Letta esprime in un'intervista alla tv messicana Televisa, durante la sua visita di Stato. "La crisi - ha spiegato Letta - obbliga l'Europa e l'Italia a mettere in campo strumenti più efficaci, lasciandoci alle spalle stanchezze del passato".

Per questo, ha detto Letta, "nel semestre italiano daremo un impulso tutto basato sulla crescita e ci sono le condizioni che il rinnovato impegno italiano sugli obiettivi del lavoro e della crescita possa aiutare l'Europa a ripartire". Perché, ha aggiunto il presidente del Consiglio, "la sfida delle democrazie di oggi è una rappresentanza del voto che dia risultati efficaci". Intanto, il segretario del Pd Matteo Renzi è salito al Quirinale a colloquio con il presidente Giorgio Napolitano sul tema della legge elettorale. Il faccia a faccia è durato circa un'ora e il sindaco di Firenze è subito rientrato alla sede del Pd in largo del Nazareno, a Roma. "Parlare di rimpasto è roba da prima repubblica #chenoia. Vi prego: parliamo di #coseconcrete", scrive su Twitter il segretario del Pd dopo il colloquio al Quirinale con il capo dello Stato.

Matteo Renzi nell'incontro al Nazareno con i capigruppo democratici delle Commissioni di Camera e Senato ha subito chiarito: "Il Pd non ha più alibi.

Questo governo siamo noi, le colpe e gli errori sono i nostri". A questo commento sulle responsabilità del suo partito Renzi ha fatto seguire il giudizio "non entusiasmante" sull'esecutivo "per quanto visto nell'ultimo mese". Il segretario del Pd, però, ha voluto rivendicare per il partito il merito "dell'accelerazione sulla legge elettorale". L'obiettivo, ha spiegato, è quello di inserire all'attenzione del governo un elenco di provvedimenti che il Pd ritiene prioritari. "Ritengo ad esempio - ha detto Renzi durante l'incontro - che una vicenda come quella sulla tassazione della prima casa, se avessimo chiamato i più grandi esperti per complicarla non avremmo ottenuto un risultato come quello di questi giorni". Sul rimpasto il sindaco di Firenze ha chiarito: "Io non ho chiesto il rimpasto, il Pd non l'ha chiesto, se il premier ritiene nella sua autonomia di fare piccole modifiche o grandi modifiche, noi siamo a sua disposizione, ma il rimpasto non è oggetto di discussione del Pd".

Il numero uno di via XX Settembre "è la persona che ha dato credibilità in Europa e sappiamo quanto ciò sia importante - spiega Franceschini in un'intervista a Il Messaggero -. Quindi non credo proprio che qualche errore gestionale del suo ministero possa mettere in discussione una delle garanzie del governo in Europa". Acque agitate per l'esecutivo?

Franceschini: "Nel 2014 risolvere le urgenze" "E' chiaro che una coalizione composta da avversari politici possa essere attraversata da fibrillazioni", commenta Franceschini che ricorda però come il governo abbia l'opportunità "di un cambiamento epocale" se nel 2014 riuscirà a fare tre cose: gestire al meglio la crisi economica e sociale; superare definitivamente il bicameralismo; realizzare una legge elettorale che dia stabilità.

"Se si fanno queste tre cose, chi arriva nel 2015 si troverà a governare in una situazione senza precedenti - sottolinea il ministro -: di ripresa economica, con una Camera che fa le leggi e un governo certo e stabile. Un altro mondo". Speranza contro De Girolamo: "Basta casi personali" Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, ha auspicato che "si chiarisca quanto prima" la vicenda che ha riguardato il ministro Nunzia De Girolamo. E' una "vicenda, che così come emerge delle prime indiscrezioni, non appare affatto edificante", ha detto in un'intervista all'Unità. "Siamo stanchi di occuparci delle vicende dei ministri, vorremmo occuparci dei problemi dell'Italia", ha proseguito. Ora "noi chiediamo che il ministro venga a spiegare in Parlamento. Poi ognuno farà le sue valutazioni", ha sottolineato. Nessun imbarazzo, ha assicurato Speranza, per il fatto che la De Girolamo sia sposata con il deputato del Pd Francesco Boccia: "Per noi conta la politica e il merito delle cose".