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Chiuso centro massaggi cinese e denunciate donne per sfruttamento della prostituzione.

Ieri mattina, personale della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, nell’ambito delle specifiche attività finalizzate al contrasto del fenomeno del favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, a seguito di prolungati servizi di osservazione e sulla base delle dichiarazioni acquisite da alcuni clienti, ha proceduto al sequestro di un immobile ubicato nel centro di  Cagliari nella Via Cimarosa, apparentemente destinato alla gestione di un comune centro estetico.

In particolare, è stato accertato che la ragazza orientale che effettuava i normali massaggi proponeva al cliente la masturbazione manuale con un sovraprezzo di 70 euro. Il cliente, pagava in contanti il prezzo pattuito precedentemente alla prestazione richiesta ma non veniva rilasciata alcuna ricevuta fiscale.

Anche in questo caso era stato predisposto dall’organizzazione un biglietto di fedeltà simile a quello in uso nel Centro “Rosa D’Oriente”, con la denominazione del Centro Massaggi Aurora e relativa ubicazione, utenze telefoniche dove venivano segnate con un timbro le volte in cui il cliente usufruiva delle prestazioni.

All’interno dell’immobile gli operatori hanno anche individuato una delle ragazze già controllate nel corso del sequestro del Centro massaggi Orientali di Viale Diaz 70 provvedimento eseguito sempre dalla Squadra Mobile.

Durante il servizio di appostamento effettuato nel corso della mattinata, gli Agenti con la scusa di chiedere informazioni, si sono introdotti all’interno del Centro Massaggi dove sono stati accolti da una dipendente che esplicitamente ha proposto loro prestazioni sessuali.

Dalle indagini svolte è emerso che l’immobile è stabilmente locato ed occupato da ragazze cinesi maggiorenni dedite alla prostituzione e che la titolare ne fosse assolutamente a conoscenza, poiché nella sua qualità di responsabile esercitava un capillare controllo sia sulla struttura che sulle dipendenti. Inoltre, dall’esercizio della prostituzione le ragazze traevano un profitto prestabilito (per cliente) oltre al prezzo pattuito per i “normali” massaggi, che variava a seconda del tipo di manipolazione.

Le dichiarazioni testimoniali riscontrate dagli investigatori nel corso dei vari servizi di appostamento, hanno consentito di accertare un continuo flusso di clientela di sesso maschile.

Il centro pertanto è stato sottoposto a sequestro e la titolare e la proprietaria entrambe di nazionalità cinese indagate in stato di libertà per sfruttamento della prostituzione.

Nel corso delle operazioni è stata sequestrata una somma di denaro contante e materiale utile ai successivi accertamenti fiscali.