Matteo Renzi esordisce a "Che tempo che fa" parlando di occupazione. Il segretario del Pd ribadisce l'ipotesi di un sussidio di disoccupazione di due anni. Sollecitato poi da Fabio Fazio, si spinge sulle questioni calde: articolo 18, decreto Salva-Roma, legge elettorale e immigrazione. Sulla tenuta del governo rassicura: "Il premier si chiamerà Letta".
"A gennaio presenteremo il piano per il lavoro". Il segretario del Pd ribadisce che serve maggiore flessibilità in entrata ed in uscita e torna sul tema del sussidio, perché l'ingresso nel mondo del lavoro con contratti precari crea "impossibilità di fare progetti su di sé". Renzi precisa che lo Stato deve farsi carico di chi perde il lavoro: "Ora c'è solo la cassa integrazione o alcuni sussidi particolari noi proponiamo un sussidio unico per 2 anni, un'indennità che gli consenta di vivere".
Sull'art.18, Renzi precisa: "Non è importante discutere di un solo articolo, ma si deve semplificare per dare garanzie a tutti". Il sindaco di Firenze precisa che è meglio evitare discussioni ideologiche: "La rivoluzione sul lavoro è possibile se tutti abbandoniamo le certezze, altrimenti perdiamo la strada per tornare a casa".
Sul discusso decreto, il leader del Pd si allinea alle posizioni dei grillini: "La norma contro gli affitti d'oro è giusta, sono d'accordo con i Cinque stelle. Nessuno ha il monopolio delle buone idee". Renzi aggiunge che: "E' giusto chiedere sacrifici ai deputati. Possono benissimo avere uffici più piccoli". E sull'ipotesi avanzata dal governo di risolvere la questione nel dl milleproroghe: "Credo che quella sia la soluzione".
Renzi apre al dialogo con Berlusconi e Grillo e stringe sui tempi."Sono certo che ce la facciamo. E' stata spostata alla Camera, entro il 30 gennaio si deve decidere". E su possibili intese specifica: "Io le regole del gioco le voglio fare con tutti, non voglio tenere fuori Fi e M5S. Quando la legge elettorale l'hanno fatta da soli, come il Porcellum, hanno fatto schifo".
Prima di salutare, ribadisce quanto annunciato durante l'assemblea del partito che lo ha incoronato segretario: "Cambieremo la Bossi-Fini, lo garantisco". E sul caso di Lampedusa, Renzi elogia l'operato del sindaco Giusi Nicolini.