"I cittadini italiani devono stare certi che chi abusa della fiducia dello Stato, poi paga il conto". Categoriche, le parole di Angelino Alfano dopo la cattura di Bartolomeo Gagliano, evaso dal carcere genovese di Marassi e arrestato di nuovo in Francia. "Un grande risultato di cooperazione internazionale".
Alfano ha quindi ricostruito le attività di indagine che hanno portato alla cattura dell'evaso, rimarcando che "è stato diramato nei confronti di Gagliano un mandato di cattura europeo, e attraverso l'Interpol è stata chiesta la collaborazione di 189 Paesi. Ci siamo messi alla caccia del latitante e lo abbiamo catturato. La cooperazione internazionale - ha ribadito il ministro dell'Interno- è stata la chiave di volta di questo successo".
Alfano ha quindi ricordato anche la cattura di Pietro Esposito, il pentito di camorra che non era rientrato dal permesso nel carcere di Pescara, sottolineando anche in questo caso "il successo delle forze di polizia". "In questo anno - ha concluso il ministro - abbiamo arrestato 51 latitanti. Questo è lo Stato che funziona".
Il serial killer è stato preso in una piazza di Mentone, in Francia, dopo un appostamento. Uomini della Gendarmerie hanno individuato in un parcheggio l'auto con cui era fuggito il serial killer attraverso il colore e la targa e hanno atteso il ritorno del fuggiasco per bloccarlo. "Sono dispiaciuto per aver tradito la fiducia della dottoressa Verrina e del dottor Mazzeo", ha detto poi Gagliano al suo avvocato. Intanto, per il direttore del carcere di Genova Marassi, Salvatore Mazzeo, si profila un trasferimento.
