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Scoperte e denunciate cinque persone per uccellagione, attività venatoria in area protetta e maltrattamenti di animali in concorso tra loro

L'associazione Cabs (Committee against bird slaughter), che si occupa precipuamente di lotta al bracconaggio e in particolare all'uccellagione, nel mese di novembre ha svolto – nella zona montuosa tra Assemini, Capoterra e Domus de Maria - un "campo di lavoro" durato alcune settimane.

In tale contesto, con la partecipazione dei carabinieri delle Stazioni competenti per territorio, dipendenti dalla Compagnia di Cagliari, ha portato avanti una significativa campagna di contrasto al triste fenomeno dell'uccellagione in provincia di Cagliari. Infatti, Giovanni Malara, responsabile del gruppo di volontari che ha operato, ha monitorato diverse autovetture in uso a bracconieri della zona, già conosciuti ai volontari a seguito di pregresse attività. Una di queste auto, in particolare una Fiat Punto, è stata quotidianamente parcheggiata in località Riu Lau del Comune di Assemini, sulla Strada Provinciale 13 che collega Santa Lucia a Santadi.

Le indagini hanno messo in evidenza che l'auto era utilizzata a rotazione da 5 persone, tutte dedite all'uccellagione in quanto, dopo essere giunti nella citata località alle ore 8 circa di ogni mattino, imboccavano sempre il medesimo sentiero che si addentra in direzione dei Monti Punta Is Litteras e Mannu del Comune di Pula, per poi rientrare all'incirca alle ore 16,00 di ogni giorno.

L'attività di uccellagione realizzata dunque in concorso tra più persone ha trovato conferma il 15 novembre, quando P. R.,74enne di Capoterra è stato intercettato da una pattuglia dell'Arma alle ore 16,35 in località Santa Lucia mentre rientrava a bordo di una Fiat Punto in compagnia del cognato, P. A. Nel corso della perquisizione dell'auto, celati in un vano, ricavato nella portiera con l'asportazione dell'altoparlante dello stereo, erano state messe due grosse buste in plastica di colore bianco contenenti 30 uccelli illecitamente catturati, 125 lacci in nylon per trappole di terra e due sacchetti con bacche di ginepro con cui questi soggetti sono soliti innescare i lacci di terra.

L'attività antibracconaggio ha permesso di identificare e denunciare in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Cagliari, cinque persone le quali, in concorso tra loro, piazzavano le trappole e catturavano gli uccelli. I reati contestati sono: uccellagione, attività venatoria in area protetta, in quanto le località di Punta is Litteras e Monti Mannu, frequentate dai presunti bracconieri, rientrano nel territorio dell'Area Protetta del Gutturu Mannu,  e maltrattamento di animali, in quanto i lacci di terra, prevalentemente utilizzati dai suddetti uccellatori, provocano atroci sofferenze e lunga agonia degli uccelli, i quali restano per molte ore con il laccio al collo prima che la morte sopraggiunga per asfissia.