Nei giorni scorsi è stata portata a termine una articolata indagine svolta in stretta collaborazione tra gli Agenti della Squadra Mobile Sezione – Antirapine della Questura di Sassari e il corrispondente organo investigativo della Questura di Brescia.
Nel capoluogo lombardo, la Polizia ha arrestato Elvis Rossetto, di 40 anni e Roberto Levochovic, di 38 anni, entrambi pluripregiudicati, nomadi, ma da tempo residenti nella provincia milanese.
A carico di costoro è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere dal GIP presso il Tribunale di Brescia.
L’indagine era stata avviata nelle scorse settimane dopo la denuncia resa nello scorso Ottobre in Questura a Sassari, da un sassarese rientrato in città da Brescia, nella quale si era recato rispondendo ad una inserzione di vendita di un motore marino pubblicata su un noto sito internet, al prezzo vantaggioso di euro 5000,00.
L’acquirente, in compagnia di un amico e alla guida di un furgone necessario per il trasporto del bene da acquistare, aveva preso contatti telefonici con il presunto venditore che con la scusa di accompagnarlo nel luogo dove si trovava la merce, lo aveva condotto in una sorta di scantinato di un quartiere periferico.
Durante la trattativa, hanno fatto irruzione due individui che, armati di pistola, hanno costretto la vittima della truffa a consegnare la somma in contanti di 5000,00 Euro che aveva con sé, fuggendo poco dopo alla guida di una vettura parcheggiata a breve distanza.
La vittima aveva fornito, in sede di denuncia, elementi descrittivi sia dei due rapinatori che dell’auto utilizzata per la fuga che hanno consentito alla Polizia dopo serrate indagini, di risalire all’identità degli autori della rapina le cui fotosegnaletiche, esibite negli uffici della Questura sassarese, sono state inequivocabilmente riconosciute dalla stessa vittima.
Le indagini portate avanti dalla Squadra Mobile di Brescia in quella provincia, hanno permesso di attribuire agli arrestati la responsabilità di altre tre rapine commesse con la stessa tecnica e ai danni di potenziali acquirenti residenti in varie zone della penisola, attirati nella trappola di vantaggiose offerte di vendita.
In alcuni episodi denunciati, è stato contestato il reato di truffa poiché gli autori del fatto, invece di ricorrere alla minaccia della rapina, si erano impossessati del denaro, dileguandosi poco dopo.
Gli arrestati sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Brescia a disposizione dell’autorità giudiziaria.