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Dal 13 al 22 Dicembre “Fiera Natale” presso la Fiera internazionale di Cagliari

Riflettori puntati sulle imprese. In vetrina le eccellenze del mondo produttivo locale. Si spazia dall’artigianato artistico di qualità all’agroalimentare biologico e di nicchia.

Sarà inaugurata venerdì prossimo alle ore 10.00 la 32 esima edizione di Fiera Natale, l’appuntamento che precedendo le festività, si propone di suggerire soluzioni regalo che ben si adattano alla diminuita capacità di spesa delle famiglie.

Quest’anno un ampio spazio sarà dedicato alle imprese della provincia di Cagliari e del Medio Campidano che esporranno le eccellenze dell’artigianato artistico di qualità e le produzioni agroalimentari biologiche e di nicchia.

Non mancheranno le tipicità enogastronomiche del territorio sardo e nazionale.

Non saranno invece presenti gli hobbisti.

“In un momento di crisi senza precedenti in cui le imprese faticano a sopravvivere e gli artigiani annaspano  -  dichiara il Segretario Generale della Camera di Commercio Luca Camurri - tutti gli sforzi sono concentrati per dare una boccata d’ossigeno alle numerose realtà economiche espressione del tessuto produttivo del territorio.

Il nostro compito come ente camerale è di salvaguardare la correttezza complessiva del mercato a garanzia dell’effettiva ed equa concorrenza delle 70.000 imprese nostre iscritte e dei consumatori.

Questi sono i temi su cui la Camera di Commercio focalizza l’attenzione e su cui ha dato precisi indirizzi politici alle aziende speciali”.

 “L’ente Fiera ricevendo le indicazione della Camera di Commercio - sottolinea il presidente Ignazio Schirru - in una fase di transizione in cui stiamo riorganizzando gli eventi come questo, pur apprezzando l’attività frutto di ingegno degli hobbisti, si trova a privilegiare la tenuta del sistema imprese ormai allo stremo per i pesanti carichi fiscali. Inoltre abbiamo l’obbligo di rappresentare al meglio anche le istanze delle associazioni di categoria che non avrebbero ben accolto in questo momento di grave difficoltà per le imprese  - conclude Schirru - l’apertura agli hobbisti”.