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Primarie Pd: fino alle 20 si vota

E' il giorno della verità. Quello in cui si decide chi sarà il nuovo segretario del Partito democratico. Sono 9mila i seggi e gazebo che rimarranno aperti fino alle 20 per decidere chi tra Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi dovrà guidare il partito. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Se il candidato favorito pare essere il sindaco di Firenze, sulle primarie pesa l'incognita affluenza.

Ed è Pippo Civati a conquistare la prima vittoria. Lo fa grazie ai risultati del seggio del Circolo Carboni di Melbourne, in Australia, il primo ad essere scrutinato. Il candidato monese ha ottenuto il 49% delle preferenze, seguito da Matteo Renzi al 33% e da Gianni Cuperlo al 6%. È lo stesso Civati a darne la notizia sul suo blog con un post intitolato #civado (l'hashtag che caratterizzerà la giornata), augurando "Buon voto a tutte e tutti. Andateci, io ovviamente ci vado".

''Se vinco io - ha spiegato Civati - c'è un po' di panico, è una svolta clamorosa. Se vince Cuperlo resta tutto come adesso. Se vince Renzi c'è un po' di ambiguità''. Civati ha detto di avere già preparato i discorsi per ogni evenienza: in caso di vittoria di Cuperlo, di Renzi, di Renzi con meno del 50% e anche nell'eventualità della sua vittoria. Se sarà Civati a vincere, come ha promesso in radio a Fabio Volo, ci sarà però anche ''un effetto sbronza''. Dopo il voto partirà per Roma e farà tappa a Bologna e Firenze per incontrare gli elettori che sono andati a votare e congratularsi con i volontari che lo hanno sostenuto durante tutta la campagna. Alle 20 sarà nella capitale, al Centro Congressi Frentani, dove è stato allestito il suo comitato in attesa dello spoglio. Qui attenderà i risultati del voto.

Matteo Renzi è arrivato alle 9.20 al seggio di piazza dei Ciompi a Firenze dove già aveva espresso il suo voto lo scorso anno. Lì ha incontrato un gruppo di studenti dell'Isia, a rischio chiusura, che per l'occasione hanno inscenato un flash mob per chiedere attenzione sulla sorte della loro scuola.

"La giornata sta andando bene, tanta gente sta andando a votare", ha detto Renzi mettendosi in fila prima di entrare al seggio. E ai giornalisti che gli hanno chiesto per chi voterà scherza: "Non Gianni Pittella''. Domani si cambia? ''Vediamo''. Su twitter scrive: ''Grazie a tutti i volontari che consentono le primarie e ai cittadini che stanno votando. Buon
voto!

"Da domani il Pd sarà più forte, anche se c'è chi teme delle spaccature", ha detto Gianni Cuperlo, fuori dal seggio romano dove vota. "Il Paese - ha aggiunto - ha bisogno di noi, deve essere ricostruito, ha bisogno di questa grande forza popolare". "Vorrei che fosse una giornata senza polemiche la nostra gente, i nostri elettori hanno una saggezza infinita, sceglieranno nel modo più giusto". E se alle urne andassero solo un milione o un milione e mezzo di persone? "Non si potrebbe parlare di sconfitta, perché di fronte a una panorama politico in cui le piazze si riempiono per ascoltare un capo che parla dal palco, il nostro sarebbe un successo".

E' stato tra i primi cittadini in fila a votare il presidente del Consiglio Enrico Letta. Di buon mattino, il premier si è presentato al seggio allestito nel Circolo Pd nel quartiere Testaccio a Roma, dove abita. "Ho già trovato coda. Buon segno!", ha scritto poi su twitter, sottolineando la partecipazione al voto, in questa domenica mattina. Dopo aver deposto la sua scheda nell'urna, Letta ha salutato i militanti impegnati nella gestione del seggio elettorale ed è andato a Messa.

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