"Il Presidente Napolitano non ha mai parlato in questi giorni di 'verifica', bensì di un passaggio parlamentare che segni discontinuità, cioè di una nuova investitura del governo da parte del Parlamento". Lo fa notare l'Ufficio Stampa del Quirinale rimandando sull'argomento a quando fatto sapere nella giornata di ieri dopo l'incontro di Napolitano con i capigruppo di Camera e Senato di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi uscito dalla maggioranza di governo.
Dopo l'incontro con i capigruppo di Senato e Camera Romani e Brunetta, il Quirinale aveva fatto sapere che "ci sarà senza dubbio un passaggio parlamentare che segni la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ricevuto la fiducia sulle legge di stabilità". (…) "Le forme e i tempi di tale passaggio - continua la nota - saranno oggetto di una consultazione del presidente della Repubblica con il presidente del Consiglio".
L'intenzione di Forza Italia, era l'apertura immediata di una crisi di governo. In una nota il partito ha ribadito "la necessità di un'apertura formale della crisi di governo, con le dimissioni di Enrico Letta, per affrontare in Parlamento la nuova situazione". La piattaforma politico programmatica che era alla base della costituzione del governo di larghe intese - sottolinea una nota di Forza Italia - aveva la stessa maggioranza con cui si era avviato in Parlamento il percorso delle riforme istituzionali. Un processo di discontinuità che coinvolge l'esistenza del governo non può non avere lo stesso tipo di influenza per quanto riguarda l'iter delle riforme".
La delegazione di Forza Italia al Quirinale ha segnalato a Napolitano "i comportamenti inaccettabili messi in atto dal presidente del Senato Grasso durante la seduta che ha votato la decadenza di Berlusconi, comportamenti che hanno evidenziato inaudite forzature" riferiscono nella nota i capigruppo Brunetta e Romani".