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Dalle privatizzazioni fino a 12 miliardi di euro

Via libera dal governo a un pacchetto di privatizzazioni che dovrebbe, in parte, ridurre il debito pubblico. La misura interessa otto società partecipate dello Stato, tra cui Sace e Grandi Stazioni (fino al 60% della quota), Enav e Fincantieri (40%) ed Eni, con una cessione del 3%.

Secondo il governo, il primo pacchetto di privatizzazioni dovrebbe generare introiti di 10-12 miliardi di euro. Nell'elenco figura anche la quota in Stm Holding NV, la scatola che controlla Stm, società italo-francese tra i principali produttori di chip al mondo. La holding detiene quasi il 28% di Stm per cui la partecipazione indiretta del Tesoro (che detiene il 50% della holding) vale quasi 800 milioni di euro.

Il presidente di Viale Astronomia, Giorgio Squinzi condivide la strategia del governo sulle privatizzazioni per reperire risorse, ma chiede un salto di qualità sulla rapidità del processo di vendita e sulla quantità. "Siamo d'accordo con il governo - ha sottolineato il presidente degli industriali - su visione e impostazione, ma non siamo d'accordo sulla rapidità, velocità e quantità. E' qui che noi chiediamo un salto di qualità".

Dura la reazione dei deputati del Pd, partito che comunque sostiene il governo Letta: "Non si può procedere a svendite delle partecipazioni pubbliche che servano solo a fare cassa immediata, creando un danno per le future generazioni e i conti pubblici dei prossimi anni. Serve un dibattito aperto e approfondito in parlamento", dichiara un gruppo di deputati democratici.