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Calcio – Seria A

Va alla Juventus il posticipo di lusso della 12esima giornata di Serie A. A Torino, i bianconeri battono il Napoli per 3-0 con le reti di Llorente, dopo 2', e, nella ripresa, di Pirlo (29') e Pogba (35'). Con questa vittoria, la squadra di Conte sale a 31 punti in classifica, ad una sola lunghezza dalla Roma capolista, mentre il Napoli resta fermo a quota 28. Dopo soli 44", Reina vola per mettere in corner su Pogba, dopo 1'18" i campioni d'Italia sono già in vantaggio: Llorente si avventa su un pallone vagante e, in millimetrico off-side, insacca la rete dell'1-0.

Insomma, dire che la partenza della Juventus è strepitosa sembra un eufemismo. Il Napoli sembra un pugile alle corde e, all'8', serve una prodezza di Reina, su uno stacco ravvicinato di Bonucci, per evitare il raddoppio bianconero. La spinta propulsiva dei bianconeri ovviamente si placa e i campani hanno la possibilità di mettere la testa fuori dal guscio al 21', con un destro centrale di Insigne. Reina, al 25', è più efficace che elegante su Tevez, Llorente resta una minaccia e Insigne, prima dell'intervallo, non centra lo specchio in un paio di tentativi.

Juventus-Napoli è stata anche una gara di reciproci "sfotto'" tra le due tifoserie. Nel primo tempo in curva bianconera è comparso un grande striscione azzurro a forma di Vesuvio (con tanto di fumogeno che usciva dalla bocca del vulcano), accompagnato da questo striscione: "e ora ridiamoci sopra...Vesuvio, lavaCI col fuoco". Applausi dal settore dei tifosi partenopei. Dalla curva bianconera, però, anche il coro: "Tu sei napoletano, io no", che ha alzato questa replica dal settore partenopeo: "Liverpool, Liverpool". I responsabili della Juventus Stadium hanno invitato il pubblico a evitare fumogeni e cori a sfondo razzista. Immediata la risposta da parte della curva bianconera: "Noi facciamo il c...o che vogliamo".

Fiorentina-Sampdoria 2-1 - La Fiorentina non sbaglia e si avvicina al terzo posto, ora occupato dal Napoli (uscito con le ossa rotte dallo Juventus Stadium) quattro punti più su: è Giuseppe Rossi, autore di una doppietta che lo consolida capocannoniere del campionato con 11 reti (la prima su rigore, la seconda è un capolavoro tra l'11' e il 17'), a trascinare i viola al successo contro una Sampdoria che si è svegliata soltanto nel finale, dopo aver accorciato le distanze con Gabbiadini, sfiorando con Pozzi e Mustafi il clamoroso 2-2.

L'avventura di Delio Rossi sulla panchina blucerchiata potrebbe pero' essere al capolinea. Ironia della sorte, proprio contro quella che era stata la squadra che lo aveva esonerato dopo il brutto episodio con Ljajic. C'è un Rossi che sorride insomma e uno che piange. Come la classifica della Samp, penultima assieme al Catania con 9 punti.

In avvio un errore di Aquilani permette a Obiang di inquadrare la porta viola. Poi la Fiorentina si desta e con Borja Valero rischia di passare in vantaggio: lo spagnolo, sul lancio di Rodriguez, spreca malamente sul rientro di Mustafi. La Fiorentina prende in mano le redini del gioco e all'11' passa in vantaggio: per Damato è da rigore la trattenuta di Berardi su Aquilani in piena area di rigore, dal dischetto Rossi spiazza Da Costa e realizza il suo decimo gol in campionato. Passano sei minuti e la Fiorentina di fatto chiude i giochi: gran giocata personale di Rossi, sinistro a giro dal limite dell'area con la difesa blucerchiata troppo schiacciata e nulla da fare per Da Costa.

La replica della Samp fatica ad arrivare: incursione di Krsticic e palla a Gabbiadini, recuperato in extremis, ma il sinistro dell'ex Bologna non impensierisce più di tanto Neto. Gioca bene la Fiorentina, senza lasciare punti di riferimento alla difesa avversaria: Cuadrado, di rientro dalla squalifica, è scatenato; Rossi si allontana dall'area e cosi' per Borja Valero e Mati Fernandez è più facile inserirsi. Al 33' Rossi vicino alla tripletta: ci mette una pezza Mustafi deviando in angolo. Non c'è partita, ma la Fiorentina molla un po' gli ormeggi nel finale con dei disimpegni un po' troppo raffinati. Su uno di questi la palla arriva ad Obiang, rasoiata secca dello spagnolo, fuori non di molto.

Al rientro dagli spogliatoi il copione non cambia: la Fiorentina attacca, specchiandosi troppo a volte, ma tanto basta per tenere dietro la Samp, con Rossi (Delio) che toglie Gentsoglu per inserire Wszolek e Berardi per Gavazzi. Cuadrado e Pasqual seminano il panico sulla sinistra e collezionano angoli in serie. Al 13' Fernandez scalda il destro, Da Costa si salva in corner. La Fiorentina sembra in totale controllo, ma alla mezz'ora la Samp riapre a sorpresa la partita: break di Eder su errore a metà campo di Cuadrado, assist per Gabbiadini che col sinistro - e con la complicita' di Neto e di una leggera deviazione di Rodriguez - firma il gol che da' ossigeno ai blucerchiati e mette qualche brivido al 'Franchi'.

Montella da spazio a Rebic e Vecino per Cuadrado e Fernandez, Rossi (Delio) tenta il tutto per tutto con Pozzi e Wszolek quasi gli regala una gioia inattesa: il destro del giovane polacco sfila fuori di un nulla. All'ultimo respiro Mustafi di testa sfiora la clamorosa rimonta. Sarebbe stata una beffa atroce per i Montella boys, stanchi per l'impegno di Europa League, ma almeno nel finale la Samp ci ha messo voglia e ardore. Chissà se basteranno per salvare Delio Rossi.