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Lavori Consiglio Regionale Sardegna su Zona franca: dibattito sulla proposta di legge Sanna G.

Dopo la breve sospensione, sotto la presidenza di Claudia Lombardo sono ripresi i lavori del Consiglio regionale sulla proposta di legge per l’istituzione della zona franca fiscale e doganale integrale a firma del gruppo del Psd’Az.

La presidente Lombardo ha dato la parola all’on. Giacomo Sanna per la dichiarazione di voto: “Io non vorrei pentirmi di essere il primo firmatario di questa legge, perché stiamo per far uscire da quest’Aula una legge inapplicabile e irrealizzabile. La sospensione chiesta dal presidente Cappellacci non è servita a fare il punto della situazione e di questa inapplicabilità ve ne assumete il rischio voi. Avete detto che l’articolo 10 era concordato col governo italiano e abbiamo accettato tutti, per spirito di mediazione. Ma non potete essere così arroganti da scrivere da soli questa legge. Non è il percorso immaginato dai sardisti e non ci presteremo al silenzio sui vostri errori”.

La presidente ha aperto la votazione sull’emendamento di sintesi 16, che si è conclusa così: 33 no e 31 sì. Il Consiglio non ha, dunque, approvato.
L’emendamento 13 è stato illustrato da Paolo Maninchedda (Partito dei sardi), che ha detto: “Per come è formulata la norma la zona franca è nelle mani del governo italiano ma i costi saranno tutti a carico dei sardi. E state spaccando in due il Consiglio per questo. Cosa direte a chi è convinto che presto pagheremo di meno la benzina? Che si potrà fare solo se ce lo permette il ministro?”.

Dello stesso tenore l’intervento di Arbau: “Questa è una sconfitta, io ci ho creduto ma noi stasera certifichiamo che non realizzeremo la zona franca. E falliamo per una questione terminologica. Farò assemblee paese per paese a spese mie e spero che nella prossima legislatura si possa costruire un sistema fiscale sardo. Dirò a tutti gli attivisti che li avete presi in giro, sono deluso”.

Per Soru (Pd) “non è per una questione terminologica ma sostanziale non si farà la zona franca. E il vero problema è: chi paga per questa zona franca? Siete voi che vi state sabotando da soli perché avete fatto credere quel che non era possibile né vero. Non avete il coraggio di dirlo”.

Per Adriano Salis (Misto) “il problema è che la maggioranza ha deciso di rinunciare a un’ipotesi di zona franca in cambio di un’accelerazione su questa legge. Altro che fiscalità di vantaggio, non avete voluto seguire questo percorso unitario fotografando così la vostra debolezza e quella del Consiglio regionale”.

Per il presidente della Regione “l’intervento dell’on. Soru è stato chiaro. Io ho sempre ricercato l’unità e non ho mai avuto un dialogo”. Di seguito Lotto (Pd) ha detto: “Presidente Cappellacci, emerge con chiarezza che lei la zona franca non la vuole ma vuole uno spot elettorale di zona franca. Capisco l’amarezza dell’on. Giacomo Sanna, francamente”.

Per l’esponente sardista “la maggioranza ha la sindrome di Stoccolma, voi dipendete sempre da altri e da altre volontà. Mi meraviglio, sull’emendamento di sintesi c’è la firma di tutti. Io non ritiro la firma ma rischio di pentirmi di aver presentato questa legge”.

Per Campus (Sègd) “questa svolta scelta miope e cinica, da campagna elettorale”. Per il capogruppo del Pd, on. Giampaolo Diana, “noi abbiamo posto una serie di domande al presidente Cappellacci, che è abbastanza irrispettoso di quest’Aula”. Per Giuseppe Cuccu (Pd) “siamo davanti a un tentativo di abuso della credulità popolare e hanno capito bene quanto inganno e cinismo c’è in questa finta zona franca. Non userete questa bandiera in campagna elettorale”. Per Franco Sabatini (Pd) “il presidente Cappellacci ha sempre lavorato in modo solitario, altro che ricerca dell’unità. Questo emendamento è un imbroglio per i sardi e ve lo stiamo dicendo prima che sia troppo tardi. E lei si ostina del contrario”.

Per il Pd è intervenuto anche Antonio Solinas: “I sardi hanno capito che la sua gestione è fallimentare, presidente Cappellacci. Lei ha sulla coscienza la perdita di un milione seicentomila euro dell’articolo 8 dello Statuto”. Per Solinas (Psd’Az) “questo voleva essere un percorso di sovranità fiscale e abbiamo spiegato ieri perché. Facciamo prevalere il buonsenso”.
Sull’emendamento 13, l’Aula si è pronunciata col voto palese così: 65 votanti, 35 favorevoli e 30 contrari.

La presidente Lombardo ha messo in votazione il testo dell’articolo e sul punto è intervenuto Maninchedda: “Voi state affidando allo Stato il compito di decidere come si fa e si regola e si gestisce la zona franca. Ai sardi lasciate il compito di mettere i soldi per la zona franca. Questa è una cosa gravissima. Per questo voterò contro”.

Per l’on. Soru (Pd) “i sardi non pagheranno nulla perché questa zona franca non sarà mai approvata dal governo italiano e dal Parlamento. Qui si porta avanti un’idea di zona franca pagata dagli altri: il consiglio dei ministri ha detto con chiarezza che la zona franca dobbiamo pagarla noi, sotto il profilo delle minori entrate per lo Stato e per la Regione”.

L’articolo 1 è stato votato e approvato con 35 favorevoli e 31 contrari.
All’articolo 1 bis sono stati presentati alcuni emendamenti, tra cui un emendamento sostitutivo totale della Giunta, concordato con il governo Letta. A favore si sono espressi Maninchedda e Arbau, che ha detto sul punto: “Bisogna essere chiari, comunque, sul fatto che la zona franca non entrerà nella legge di stabilità e dunque non si farà”. Favorevole anche l’on. Soru: “E’ l’unica norma che ha un senso e diminuisce il costo del lavoro in Sardegna”. Favorevole anche il gruppo Psd’Az. Per Cappellacci “la revisione dello Statuto nell’articolo 10 ci farà diventare padroni in casa nostra sulle politiche fiscali. Le perplessità di Maninchedda sono condivisibili e vanno tenute in considerazione”. Per Giacomo Sanna “si possono affrontare i problemi in modo differente. Pensavo che questo confronto fosse una cosa seria e nessuno in commissione ha cercato di fare cose diverse da quelle indicate dall’assessore Zedda in commissione. Voterò a favore e sono curioso di vedere la risposta romana a questo emendamento. Qualunque sia il vostro voto di oggi il Psd’Az ha la storia che lo accompagna quando si parla di zona franca”.


Per Cuccureddu (Mpa) “si tratta di avere le stesse opportunità delle regioni a Statuto ordinario ma modificando così lo Statuto stiamo riducendo la funzione legislativa a una mera funzione regolamentare.  Era molto più pregnante la precedente scrittura dell’articolo 10 proposta dalla stessa giunta”. Franco Sabatini (Pd) ha detto, invece: “C’è stata una battaglia feroce sull’Irap e poi affermate che la Sardegna è posta al di fuori della linea doganale. Riduciamo o no i tributi? Siete una contraddizione totale. L’emendamento 9 è stato approvato con 65 favorevoli e 3 astenuti e nessun contrario. Com