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Disoccupato di Nurachi arrestato dopo aver malmenato moglie e figlia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

La notte scorsa, i Carabinieri della Stazione di Riola Sardo, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di “Maltrattamenti in famiglia e lesioni”,  Augusto Ponti, 52 anni, di Nurachi, disoccupato.

L’uomo, in stato alterazione psicofisica conseguente all’ abuso di bevande alcoliche, ha maltrattato la moglie 54enne e la figlia 24enne, cagionando loro contusioni ed escoriazioni giudicate guaribili rispettivamente in 10 e 2 giorni di cure, dai sanitari dell’ospedale San Martino di Oristano.

L’arrestato pare non sia nuovo a manifestazioni di intolleranza nei confronti della moglie, essendo più volte intervenuti in passato i militari di Riola Sardo per pregresse aggressioni o maltrattamenti.

La donna, nella speranza di un ravvedimento, non ha mai voluto presentare querela nei confronti del marito, sino a ieri  sera, quando l’uomo, visibilmente ubriaco, ha cominciato a litigare per futili motivi con l’intento di prelevare i pochi risparmi della moglie, custoditi nella camera da letto, per spenderli al bar. Nella circostanza ha cominciato a colpirla con calci e pugni, minacciandola, sino all’intervento della figlia che ha tentato di separare i due, diventando a sua volta oggetto delle violenze.

Le due poverette in seguito con grande difficoltà hanno fatto uscire di casa il congiunto, chiudendosi all’interno e quindi chiamato immediatamente il 112 per richiedere l’intervento di una pattuglia di militari. Ponti però una volta essere stato buttato fuori dall’abitazione ha cercato di sfondare la porta, calmandosi solamente all’arrivo dei carabinieri che, una volta accertati i fatti e raccolto la denuncia e le testimonianze, hanno dichiarato in arresto l’uomo e portato in caserma dove poi, dopo le formalità di legge, lo hanno trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione stessa.

Questa mattina si è svolto presso il tribunale di Oristano il processo per direttissima con la convalida dell’arresto da parte del Giudice e disposizione della custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari presso un’abitazione nella disponibilità del Ponti, diversa da quella coniugale.

L’udienza è stata quindi rinviata al 15 novembre poiché il difensore ha chiesto termini a difesa.