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Al consigliere regionale Mario Diana, arrestato, gli vengono contestati gli acquisti di Rolex d’oro, libri antichi e penne di lusso con i soldi dei gruppi.

Il 30 settembre scorso, era stata perquisita dagli inquirenti la casa dell'ex capogruppo Pdl in Consiglio regionale e ora alla guida di "Sardegna è già domani" Mario Diana.

Secondo l’ipotesi della Procura cagliaritana, che lo ha indagato per peculato, tra il marzo 2009 e il luglio 2012 avrebbe distratto circa 250mila euro di fondi pubblici e utilizzato decine di migliaia di euro per incontri e dibattiti dei quali si contesta l'attinenza con la finalità per la quale i soldi sono stati erogati.

I soldi sarebbero anche stati investiti per l'acquisto di preziosissimi libri antichi, penne di lusso, Rolex d'oro, portafogli di marca. E poi: convegni, pranzi, eventi non meglio specificati.

Al consigliere del Pdl, Carlo Sanjust e attuale presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Formazione professionale, i magistrati gli contestano in particolare tre assegni staccati per pagare alcune manifestazioni politiche all'hotel Flamingo di Santa Margherita di Pula per un totale di 23mila euro. Numerose "girate" - sempre secondo l'accusa - sarebbero servite a nascondere il vero utilizzo di quei soldi: saldare il conto del pranzo di nozze organizzato proprio dall'hotel Flamingo. Al banchetto parteciparono trecento invitati.

Il 16 ottobre scorso i militari dell’Arma erano andati a perquisire la sua abitazione ed uno studio in cui lavorava alla ricerca di riscontri poi, nello stesso giorno, il consigliere pidiellino, tramite il suo legale, si era difeso affermando: "Abbiamo già consegnato agli inquirenti una fotocopia e la copia della schermata della banca che dimostrano come il matrimonio dell'onorevole sia stato pagato con due assegni del suo conto corrente personale", aveva detto il legale, precisando anche di aver portato agli inquirenti i documenti relativi al viaggio di nozze.