In uno degli anticipi dell'undicesima giornata di Serie A, il Napoli ha superato al San Paolo un Catania in piena emergenza per 2-1, conquistando i tre punti in palio che permettono alla squadra di Benitez di restare al secondo posto in classifica assieme alla Juventus, a due lunghezze di ritardo dalla Roma. Dopo 7' i padroni di casa perdono Mesto per infortunio, al 10' Higuain inzucca di poco alto il cross di Armero. Napoli in gol al 15': Callejon fa partire da fuori un sinistro a girare che si insacca alle spalle di Andujar. Il portiere argentino al 19' mette in corner su conclusione di Higuain, imbeccato da Hamsik. Ed è lo slovacco a raddoppiare al 20', facendo partire una rasoiata di sinistro su scarico di Insigne.
Il Catania ha il merito di non deprimersi e, dopo un tentativo di Izco, ritorna in partita al 25': cross di Biraghi, Castro libero in area e sigla il 2-1 con una girata di sinistro. Nella ripresa, il Napoli va vicinissimo al gol al 9' con Higuain, su cui si esalta Andujar, e Fernandez, che al 10' incorna di poco out. Al 13' ancora Andujar provvidenziale su botta di Hamsik e decisivo al 16' nel dire no a Higuain, dopo un bel numero di Insigne. Al 20' Irrati non vede una trattenuta in area di Behrami su Castro, al 21' Andujar devia in angolo uno stacco di Albiol. Al 27' il "Pipita", su altra pennellata di Hamsik, si divora il tris. Callejon ci riprova alla mezzora e fallisce il target d'un soffio, il Napoli prova a chiudere definitivamente la sfida senza però riuscirci. Finisce così 2-1 per la formazione di de Laurentis, che dunque risponde prontamente alla Juventus e resta in scia dei giallorossi di Garcia, attesi nel delicato posticipo sul terreno del Torino.
Milan battuto in casa, Allegri adesso rischia - L'ennesimo Milan brutto e inconcludente si arrende in casa anche alla Fiorentina di Montella e ora la panchina di Allegri sembra più che mai traballante. I rossoneri prendono per primi in mano le redini del gioco, esercitando una certa supremazia territoriale ma senza pungere, mentre i viola si fanno vedere soprattutto in contropiede. La prima occasione è proprio degli ospiti in ripartenza, con Matos che lascia sul posto Zaccardo, ma il suo assist al centro dell'area non è accolto da nessuno. Il Milan risponde con un colpo di testa fuori di poco di Zapata e con una bella combinazione Kakà-Zapata che però non ottiene gli effetti desiderati.
Al 26' la Fiorentina passa in vantaggio: punizione dai trenta metri battuta da Vargas, la palla sbatte sui piedi di Muntari in barriera e cambia la traiettoria, diventando imprendibile per Gabriel. Il Milan prova a reagire appoggiandosi a Balotelli, ma l'attaccante della Nazionale è più indisponente che pericoloso. Nella ripresa il Milan inserisce Niang per Birsa e Saponara per Muntari per cercare di riacciuffare il match, ma è la Fiorentina a trovare il raddoppio. Iniziativa di un altro nuovo entrato, lo spagnolo Joaquin, sulla fascia destra con Saponara che rimane sul posto. Il cross è insidioso e Gabriel non riesce ad allontanare abbastanza il pallone che finisce sui piedi di Borja Valero, per il quale è un gioco da ragazzi appoggiare in rete. Il Milan, affondato dai viola, abbandonato da Adriano Galliani che lascia la tribuna subito dopo la rete del raddoppio e sommerso dai fischi di San Siro, ci prova subito con Saponara, ma Neto non trema. Nel finale è un lungo "torello" della Fiorentina, con il Milan che come un pugile stordito non sa più rendersi pericoloso.