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“Italiani di m… ci rubate il lavoro”. Ucciso di botte 19enne italiano

Almeno nove persone sono state arrestate dalla polizia inglese considerate responsabili dell'uccisione di Joele Leotta, il giovane 19enne italiano massacrato a calci e pugni domenica scorsa nel suo appartamento nel Kent, in Inghilterra, perché accusato di "rubare lavoro agli inglesi". Dei nove fermati, due sono già stati rilasciati su cauzione. In carcere rimangono dunque sette sospetti di età compresa tra i 21 e i 30 anni. Per un portavoce della polizia del Kent "Non si può ancora parlare di movente razziale, in quanto le indagini per stabilire quanto accaduto sono tuttora in corso". Il portavoce non ha voluto precisare la nazionalità degli aggressori arrestati.

Gli agenti sono stati chiamati, domenica notte, intorno alle 23.30 locali, nell'appartamento di Lower Stone Street, dove il giovane e un suo amico, Alex Galbiati, erano stati selvaggiamente picchiati. Joele è stato trasferito subito al King's College Hospital dove è morto poco dopo.

Originario di Lecco, il ragazzo era andato in Inghilterra per imparare l'inglese e per mantenersi. Aveva trovato impiego con un altro amico italiano in un ristorante di origine napoletane a Madistone, nel Kent. E' qui che un gruppo di otto ragazzi inglesi, tra i 21 e i 25 anni, ha cominciato a importunare i due amici accusandoli di rubare lavoro agli inglesi.

Quando ormai i due ragazzi erano rientrati nel loro alloggio, gli otto hanno fatto irruzione e li hanno massacrati a calci e a pugni per "impartirgli una bella lezione". Uno di loro avrebbe anche usato un coltello. L'amico, anche lui originario di Lecco, picchiato selvaggiamente, ha riportato diverse lesioni al collo, alla testa e alla schiena: è ancora in ospedale ma sarebbe fuori pericolo. Joele si trovava in Inghilterra da una decina di giorni e aveva trovato lavoro in un ristorante. Era di Nibionno, centro di 3.600 abitanti in provincia di Lecco, al confine con la provincia di Como.

I suoi familiari, avvertiti lunedì dell'accaduto, ieri sono partiti per il Kent.
Il sindaco di Nibionno, paese d'origine di Joele, Claudio Usuelli, parla di ''comunità sconvolta'' e racconta che, da quanto ha appreso da ''fonti qualificate'', le nove persone che hanno aggredito Joele e il suo amico ''hanno sfondato la porta della loro camera, urlando: italiani di m..., ci rubate il lavoro''.