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Monti: il governo non deve più inginocchiarsi al Pdl

"Tutto è condizionato dalla posizione del senatore Berlusconi. D'altra parte dopo che varammo la legge Severino, Alfano alla Camera ritirò la fiducia alla politica economica del mio governo". Lo ha detto Mario Monti a "In mezz'ora".

Senza un contratto di coalizione chiaro, accadrà in futuro quello che è successo per la manovra, con Letta che sull' Imu, "si è inginocchiato al Pdl, con la conseguenza di una manovra non adeguata sul cuneo fiscale e facendo aumentare l'Iva", ha detto Mario Monti.

"Io avrei fatto volentieri un accordo con il Pdl, depurato però", ha detto l'ex leader di Scelta Civica a in Mezz'ora su Rai Tre. Monti ha quindi confermato di riferirsi a Silvio Berlusconi, ma non solo. "Non è solo Berlusconi e non voglio fare lista di nomi", ha specificato l'ex premier a Lucia Annunziata.

"Queste le condizioni per fare un'alleanza con Pdl", spiega Monti commentando la sua dichiarazione circa la mancata alleanza con un "Pdl depurato" da condannati e inquisiti. "Io avrei fatto volentieri un accordo con il Pdl, ma non quello che manda indietro i politici europei dicendo che non si devono occupare dell'Italia ne quello che fa prevalere il populismo".
"Chi minaccia la stabilità del governo? E' ridicolo dire che sia Scelta Civica. Piuttosto è minacciato dal Pd che, in questa fase precongressuale, è una variabile indipendente; e dal Pdl che fa continui diktat, tanto che spesso si scrive Letta ma si legge Brunetta", ha detto Mario.

"Le mie posizioni di sostegno a governo e di pungolo a governo sono quelle di Scelta Civica. Sono una parte del Pd e il Pdl a minare governo, non Scelta Civica". Lo ha detto l'ex leader di Scelta Civica, Mario Monti, a in Mezz'ora su Rai Tre.

"Questa formula e questo presidente del consiglio sono la miglior cosa che questo paese possa avere. Ma vorrei che fosse veramente il governo del fare, ma per l'atteggiamento di Pd e Pdl sta diventando il governo del disfare". Lo ha detto Mario Monti a in Mezz'Ora: "Ovviamente Scelta Civica non minaccia niente, ma abbiamo il dovere di indicare qual è secondo noi la strada giusta e il presidente Letta ha concordato che un contratto di coalizione ci voglia. Altrimenti finirà ancora ad inginocchiarsi davanti al Pdl, come fatto con l'Imu".

Sulle sue dimissioni da Scelta Civica, Monti ha poi aggiunto: "Mi sono dimesso perché due autorevoli esponenti di Scelta Civica, Mauro e Casini, hanno criticato me e scelta Civica sulla base di due argomenti di cui io ho ritenuto di dover svelare il secondo fine: il Partito popolare europeo e la linea di Scelta Civica di pungolo al governo, che disturberebbe il manovratore".

Il voto in Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi "non è un giudizio su una persona, è l'applicazione di una legge, vediamo in Italia se c'è o no lo Stato di diritto", dice Mario Monti.

Con la votazione sulla decadenza di Silvio Berlusconi nell'aula di Palazzo Madama, "si vedrà se in Italia c'è lo stato di diritto". "Se venisse usata la grazia per Berlusconi io non mi scandalizzerei".

"Trovo curioso che Mauro e Casini, che stanno facendo aperture al Pdl, critichino Scelta Civica" incolpata di minare "secondo loro la stabilità del governo", ha detto Mario Monti. "Credo che lo facciano perché vedono uno spazio elettorale più ampio da quella parte", ha aggiunto l'ex presidente del consiglio: "Lo avrei fatto anch'io. Ma solo con un Pdl depurato da alcune personalità e da alcuni comportamenti". "Mario Mauro mi ha pregato in ginocchio di prenderlo con noi in Scelta Civica".

"Mi rivolgo a chi non ha votato Scelta Civica, pare siano tanti, perché c 'era con noi Casini. Può darsi che avessero ragione loro", afferma l'ex premier Mario Monti durante la trasmissione In Mezz'Ora su Rai Tre.
Mario Monti a testa bassa contro Daria Bignardi. A distanza di alcuni mesi, infatti, l'ex premier attacca la conduttrice de 'Le invasioni barbariche', perché quando fu suo ospite durante la campagna elettorale a sorpresa gli mise tra le braccia il cagnolino, poi ribattezzato Empy.
 "Chi vi parla, perché così vuole coltivare la sua immagine chi non mi ama, è colui -ricorda l'ex premier- che in uno studio televisivo si è trovato tra le braccia, di sorpresa, poco corretta, ad opera di una sua collega -collega è dire molto- un cagnolino. E oggi c'è un'alta autorità dello Stato che fa spesso riferimenti, nelle sue sagaci dichiarazioni, alla fine che avrà fatto il cagnolino di Monti, sarà svanito nel nulla come il centro? Quest'alta autorità dello Stato è un vicepresidente del Senato, il senatore Gasparri, lui si diverte molto".

"Vorrei difendere la mia amica e collega Daria Bignardi -replica Annunziata- era un modo per tirarla fuori, le polemiche successive non riguardano quello che ha fatto la giornalista. Obiettivamente su questo mi permetta una difesa un pò corporativa, ma credo in quello che dico".