Le fasce medio-alte paghino la rata Imu di giugno: questa la proposta contenuta negli emendamenti presentati da Pd e Scelta civica e che verranno votati oggi dalle commissioni Bilancio e Finanze in Parlamento.
Un emendamento quello Pd che ha suscitato forti polemiche nel dibattito in Commissione. La proposta di modifica che fa pagare la prima rata Imu alle case con rendita oltre i 750 euro è stata infatti prima bocciata poi ripescata. Della prima versione del testo è stata ritenuta inammissibile la parte che destinava il gettito alla riduzione dell'aliquota Iva dal 22 al 21% dal primo novembre al 31 dicembre. Ragione che aveva portato allo stop dell'emendamento in Commissione.
Ha superato invece il vaglio di ammissibilità l'emendamento di Scelta Civica che riscrive la disciplina Imu, sostituendo l'abrogazione della prima rata per tutti nella rimodulazione con raddoppio delle detrazioni che, "senza bisogno di coperture aggiuntive, esclude l'Imu anche per la seconda rata a circa il 70% dei proprietari, rimettendo in pista l'imposta per il restante 30%, con sconti però da 200 a 300 euro rispetto al 2012", affermano i deputati di Scelta Civica Enrico Zanetti, vicepresidente della Commissione Finanze, e Andrea Romano, capogruppo Sc in Commissione Bilancio.
E' stato giudicato ammissibile all'esame per le commissioni Bilancio e Finanza della Camera l'emendamento, presentato dal deputato del Pd, Angelo Rughetti, che assimila alla prima casa le abitazioni date in comodato gratuito ai parenti di primo grado, genitori, figli, fratelli.
Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera sono chiamate a votare su circa 170 proposte di modifica. I tempi per il voto sono strettissimi. L'approdo in Aula è previsto per mercoledì prossimo ed entro mercoledì quindi dovrà esserci il via libera dalle due commissioni.