Press "Enter" to skip to content

Pdl a pezzi, Berlusconi cede. Fiducia a Letta con 235 sì

Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia al governo. Ma non ferma la deriva del Pdl che si spacca lo stesso in più tronconi: per il sì, per il no, per l'astensione e per l'assenza dall'Aula del Senato, da dove Enrico Letta e il suo governo escono più forti.

235 sì e 70 no sono i numeri principali del voto sulla fiducia chiesta dal premier, l'evento clou di una giornata che Letta già di prima mattina definisce 'storica e drammatica'. Poco dopo 25 senatori eletti nel Pdl firmano per la fiducia al governo. Nella riunione di quel che resta del gruppo azzurro, passa la decisione di votare la sfiducia. Letta, nella replica, sancisce la nascita di una 'nuova maggioranza'. Ma sono molti nel Pdl-Fi a non essere convinti. Tanto che intorno all'una e mezzo arriva il colpo di scena.

In Aula parla a sorpresa il Cavaliere e annuncia il voto per la fiducia deciso 'non senza travaglio', perchè 'l'Italia ha bisogno di un governo che produca riforme istituzionali e strutturali'. Una scelta che però non chiude la partita perchè in molti tra i fedelissimi del Cav, come Bondi e Nitto Palma, non ci stanno e scelgono di abbandonare l'aula.

Il Presidente del Consiglio alle quattro parlerà alla Camera dove il voto sulla fiducia è atteso per questa sera.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »