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Il capo dello Stato a Napoli: serve continuità, no a campagne elettorali continue

La situazione è difficile, ma bisogna avere fiducia. Così Giorgio Napolitano ricordando le Quattro Giornate di Napoli. "Quello che le Quattro Giornate hanno significato per l'esempio e l'impulso offerti alla riconquista dell'unità e dell'indipendenza nazionale ci devono dare convinta fiducia in quello che di qui può ancora avvenire - nelle critiche circostanze attuali e nell'incerto prospettarsi del futuro - alla causa comune dell'Italia e dell'Europa", ha spiegato il capo dello Stato prendendo la parola nella sala dei Baroni del Maschio Angioino.

Non serve "che il Parlamento ogni tanto si sciolga. Non abbiamo bisogno di campagne elettorali a getto continuo, ma di continuità", ha detto in seguito durante il suo intervento nel carcere di Poggioreale a Napoli.

Napoli fu "la prima metropoli europea a levarsi contro il nazifascismo con le sole forze del suo popolo. Di questo titolo d'onore per l'Italia la Repubblica deve dare sempre pieno riconoscimento a Napoli traendone le ragioni di un rispetto e di una fiducia che Napoli merita. E lo dico ora non da napoletano, che visse da giovanissimo tutti i travagli della città e del suo popolo nella guerra e nel primo dopoguerra. Dico qui - ha concluso Napolitano - ogni mia parola come rappresentante dell'unità nazionale".
"Napoli faccia ancora, a 70 anni dalle Quattro Giornate, la sua parte per l'unità nella democrazia e per la rinascita del Mezzogiorno e della Nazione". E' l'appello lanciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lanciato "ai cari amici che avete la responsabilità di far vivere questa città".

Quanto al problema del sovraffollamento delle carceri il capo dello Stato ha detto: ''Pongo al Parlamento un interrogativo: se esso ritenga di prendere in considerazione la necessità di un provvedimento di clemenza, di indulto e di amnistia. E' pronto un mio messaggio in Parlamento sulla situazione delle carceri, attendo per trasmetterlo un momento di maggiore serenità e attenzione politica perché mi auguro venga ascoltato e letto con tutto il necessario sforzo e coraggio", ha detto il presidente della Repubblica. "Abbiamo un obbligo giuridico, europeo e nazionale, sapete che c'è una sentenza della Corte di Strasburgo che ci impone di dare una soluzione al sovraffollamento delle carceri", ha aggiunto il capo dello Stato.

Una notizia inventata di sana pianta. Così il Quirinale in un nota smentisce una telefonata di Napolitano a Berlusconi. "Alcuni giornali hanno riferito che il presidente della Repubblica avrebbe cercato al telefono il senatore Berlusconi, il quale avrebbe preferito non rispondere. Si smentisce nel modo più assoluto questa notizia del tutto inventata di sana pianta". Il Capo dello Stato proprio questa mattina da Napoli aveva espresso l'auspicio che "il clima sia svelenito" e "sia garantito il lavoro del Parlamento nei prossimi mesi".