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Arrestati due fratelli di Orune a Siligo per coltivazione di stupefacenti.

Da qualche tempo i carabinieri della stazione di Mores, su disposizione del comando compagnia di Bonorva, stavano effettuando pattuglie a piedi nelle campagne circostanti e proprio durante uno di questi servizi che i militari hanno scoperto, in località “Sa Figu Ruja”, una piantagione di  marijuana nascosta in una radura ricavata nel sottobosco.  Nel corso della successiva battuta effettuata con il supporto dello squadrone eliportato cacciatori “Sardegna”, gli uomini della compagnia cc di Bonorva hanno arrestato  i fratelli Mauro e Gianpietro Moni, originari di Orune ma trapiantati a Siligo, proprietari del terreno.

Gli allevatori  - questa la loro asserita occupazione - avevano realizzato una vera e propria struttura adibita alla coltivazione intensiva di piante di marijuana. Infatti, la piantagione era servita da un impianto di irrigazione completamente interrato che,  attingendo acqua ed energia elettrica dalla loro azienda agricola, si sviluppava per oltre 1000 metri, terminando in gocciolatoi che garantivano la costante cura delle singole piante e in questo modo  la struttura permetteva ai  “coltivatori diretti” di non fare troppi movimenti che avrebbero potuto attirare sulla zona e su di loro l’attenzione sgradita delle forze dell’ordine.

Nonostante questi accorgimenti “tecnologici”, i carabinieri sono però riusciti a localizzare i cavi di alimentazione dell’impianto e, seguendoli,  sono arrivati alla zona di coltivazione della marijuana ormai pronta per essere raccolta e confezionata: a quel punto, sono scattate le manette per entrambi e poi terminate le formalità di legge in caserma i fratelli Moni sono stati  trasferiti nella serata di ieri nel nuovo carcere cittadino di Bancali.