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Pendolari di Fisica Medica, interrogazione di Franco Sergio Pisano (Riformatori sardi): “Costretti a svolgere i tirocini fuori dalla Sardegna”

“Quali sono i motivi che hanno fino ad oggi impedito che si potesse stabilire una fattiva collaborazione tra Reparto di Radioterapia dell’Ospedale Businco e la Scuola di Specializzazione di Fisica Sanitaria dell’Università degli Studi di Cagliari penalizzando i nostri laureati in Fisica  specializzandi in Fisica Sanitaria a svolgere i tirocini nelle strutture ospedaliere fuori della nostra isola,  con tutti i disagi economici conseguenti”. Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Franco Sergio Pisano, in un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità.

Fino a pochi anni fa, scrive Pisano, “non essendoci in Sardegna una scuola di specializzazione di Fisica Medica  i nostri laureati in Fisica che volevano accedere alla professione di Fisico Medico erano, loro malgrado, costretti andare fuori dalla Sardegna, presso altre Università,  affrontando, conseguentemente,  notevoli disagi economici e organizzativi.

L’Università di Cagliari ha potuto attivare la Scuola di Specializzazione in Fisica Medica solo molti anni dopo averne fatto richiesta al Ministero della Sanità,  a causa di un blocco imposto dal Ministero, in attesa dei risultati di una commissione alla quale era stato affidato il compito di  predisporre nuove disposizioni per la attivazione di nuove Scuole di Specializzazione. Una volta ottenuto il via libera dal Ministero l’Università di Cagliari ha provveduto ad attivare alcune nuove  scuole di Specializzazione e che specificatamente nell’anno accademico 2008-09,  è stata attivata la nuova Scuola di Specializzazione in Fisica Medica”.

Il problema è che “nello scorso anno accademico 2012-13 i nostri specializzandi che frequentavano l’ultimo anno di corso non sono stati accettati come tirocinanti presso il centro di radioterapia dell’ospedale oncologico “Businco” di Cagliari e che, pertanto, hanno dovuto svolgere il tirocinio presso altri ospedali in varie località fuori dalla Sardegna, tra Milano, Roma, Pavia, Candiolo e Livorno,  con tutti i comprensibili disagi e i gli insostenibili costi aggiuntivi”, prosegue Pisano.