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Scuola, Dedoni (Riformatori sardi): l’anno scolastico inizia nell’incertezza per colpa dello Stato siamo stanchi di subire le ingerenze di funzionari centralisti e accentratori

“Il fallimento della politica statale sulla scuola sarda lo ha ammesso oggi proprio il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza: in Sardegna il tasso di dispersione scolastica è del 25 per cento contro una media nazionale del 17.6. Un fallimento delle politiche accentratrici dello Stato e dei suoi funzionari in Sardegna che neppure rispettano le decisioni della Giunta regionale”. Lo dice il capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.

“Siamo stanchi – dice ancora Dedoni  - di essere presi a schiaffi continuamente da Roma e da un ministero più attento alle esigenze dei burocrati che degli studenti sardi e delle loro famiglie. Roma è distratta, non si occupa dei problemi della scuola sarda, preferisce guardare altrove, mentre nell’Isola i suoi funzionari fanno il bello e il cattivo tempo, infischiandosene delle sentenze dei tribunali e delle decisioni della Giunta regionale”.

“Il dirigente scolastico regionale – dice ancora Dedoni - dipende funzionalmente dalla Regione e in particolare dall’assessore all’Istruzione. Non si comprende quindi il perché non realizzi gli interessi della popolazione, così come deciso dal governo regionale. Questo vale per gli accorpamenti a Cagliari ma soprattutto per il voler ignorare le condizioni particolari della Sardegna per quanto riguarda l’orografia, la viabilità e i trasporti che limitano l’applicazione della legislazione nazionale in materia di istruzione. Arrivando nelle zone interne, a sostenere la creazione di pluriclassi che è la negazione stessa dell’educazione e della scuola. Uno scandalo che deve finire”.