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Letta: “La maggioranza non sia un campo di battaglia”

"Se c'è una cosa che detesto è la politica fatta di battute che in questo periodo invece trionfa", visto che la "vita delle persone si risolve con i provvedimenti giusti". Lo ha detto il premier Enrico Letta parlando alla festa di Scelta Civica.

"La maggioranza non sia un campo di battaglia", perché cosi "non si va da nessuna parte". Così Enrico Letta da Caorle dove invita anche a "non vergognarsi" di quello che si sta facendo insieme perché nessuno sarà "contagiato".

Il governo potrebbe avere risultati "potenzialmente rivoluzionari" a patto che si voglia cambiare l'Italia "perché c'è anche chi non la vuole cambiare". Così Enrico Letta da Caorle. Il premier ha aggiunto: "quando sento critiche di un certo tipo penso che qualcuno preferisce che l'Italia resti così".

"In Italia c'è troppo conservatorismo istituzionale. Invece noi dobbiamo cambiare l'Italia senza paura", ha detto il premier Enrico Letta . Letta spiega che il sistema del bicameralismo perfetto, con una legge elettorale che dà vita a maggioranze diverse, "è una follia". Bisogna cambiare la seconda parte della Costituzione, ha aggiunto.

"La ripresa c'è, è qui", ma bisogna "andarla a prendere, afferrarla", ha detto dice il premier.

Enrico Letta promette inoltre "provvedimenti concreti" per l'Ilva. E dei lavoratori del gruppo Riva e delle loro famiglie dice: "Non li lasceremo soli". Il premier ne parla alla festa di scelta Civica.

 "Non vorrei essere un presidente del consiglio che deve restare lì perché non si può votare, vorrei che potessimo dire che un giorno si può e si deve andare a votare". Così Enrico Letta, da Caorle, insiste sulla necessità di riformare la legge elettorale.

"Penso che la prima parte della Costituzione sia effettivamente la più bella del mondo. Ma la seconda parte no". Lo dice Enrico Letta alla festa di Scelta Civica. Letta difende la necessità di cambiare la Carte e spiega: "Non stiano sfasciando la costituzione, la stiamo ammodernando".

La legge di stabilità "avrà al suo interno un forte capitolo di politiche industriali" perché il nostro Paese "ha una vocazione industriale". Così Enrico Letta, da Caorle, dove ricorda che "la nostra è la seconda manifattura d'Europa".

"La service tax sarà equa, progressiva e destinerà molta attenzione alle famiglie numerose. Sarà un intervento equilibrato che non sfascerà i conti pubblici". Lo ha assicurato il premier.

 "Io sono tra quelli che pensa che con la cultura si mangia", a differenza di qualcun altro "che la pensava diversamente"., ha detto inoltre  il premier Enrico Letta. Un riferimento ad una battuta di Giulio Tremonti.

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