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Ocse: eurozona fuori dalla crisi ma l’Italia non ha agganciato la ripresa

L'eurozona è fuori dalla recessione, ma il superamento degli squilibri rimane incompleto e nei paesi con un alto debito pubblico la debolezza della domanda interna è stata compensate solo in parte da maggiori esportazioni verso mercati esteri. E' quanto scrivono gli esperti dell'Ocse nella valutazione a interim dell'economia globale pubblicata
oggi a Parigi.

Per migliorare la competitività di fondo e accrescere la performance delle esportazioni servono, secondo l'Ocse, riforme per "aumentare la produttività, come minori restrizioni nei mercati dei prodotti e un mercato del lavoro più dinamico".

Nel 2013 il Pil dell'Italia si attesterà al -1,8%. L'Ocse nell'"Interim Economic Assessment" aggiunge che il prodotto interno lordo si contrarrà dello 0,3% nel quarto trimestre dell'anno e dello 0,4% nel terzo. Dal rapporto emerge che il nostro paese è l'unico ancora in recessione tra le maggiori economie, visto che la Francia registrerà a fine anno una crescita dello 0,3% (+1,4% nel terzo trimestre, +1,6% nel quarto), la Germania dello 0,7% (+2,3% e +2,4%), la Gran Bretagna dell'1,5% (+3,7% e +3,2%), Usa +1,7% (+2,5% e +2,7%).