"Il governo non può essere, per così dire, smidollato, privo di spina dorsale". E' l'allarme-accusa che arriva da Mario Monti al suo successore a Palazzo Chigi. Una riflessione che prende le mosse dalla gestione del dossier Imu, cui il leader di Scelta Civica, ospite di RaiNews24, guarda accusando in sostanza Letta di aver "ceduto al Pdl che ha trasformato la sua debolezza, rappresentata dalla situazione giudiziaria di Berlusconi, in uno strumento di pressione".
Il premier Letta "ha preferito rassicurare la sopravvivenza del governo con questa resa" sull'Imu; continuo a sperare che l'Esecutivo duri, ma mi auguro che abbia "spina dorsale" e non sia "smidollato e in balia delle pressione dell'uno e dell'altra parte", anche perché "non siamo condannati ad appoggiarlo per sempre".
"Quello che è successo sull'Imu è stata una serie di intimidazioni da parte del Pdl che hanno avuto successo. Da questo punto di vista, il Governo non ha educato il Pdl alla moderazione, anzi ha rappresentato la prova evidente che l'intimidazione paga".
Il leader di Scelta civica ha espresso una posizione molto dura sul provvedimento varato dal Governo, ricordando il sofferto percorso di risanamento dei conti pubblici condotto dal suo esecutivo. "Adesso che il Paese è risanato - ha sottolineato - e ha un percorso di crescita davanti a se, stretto ma che bisogna percorrere, non vorrei che si passasse a una sorta di dissipazione, e che si passasse che da un comportamento da formica come quello che abbiamo seguito fino qui, a uno da cicala".
E a questo punto Monti lascia cadere la considerazione sull'atteggiamento della sua pattuglia parlamentare: "Noi di Scelta Civica non siamo condannati ad appoggiare per sempre una maggioranza che, per ipotesi, non seguisse un orientamento per il bene del Paese". "Del resto - osserva ancora Monti, fedele al suo stile 'low profile' - di per se la maggioranza non ha bisogno voti dei voti di Scelta Civica". Ad ogni modo, l'ex premier conferma che "saremmo lieti di contribuire a spingere in avanti il governo Letta, con un vero patto di coalizione".
Quanto alla questione della agibilità politica di Berlusconi Monti ha ricordato che il suo governo è stato il padre della legge sull'incandidabilità e che "nessuno, neanche il Pdl che la votò, sollevò dubbi di costituzionalità, "e quindi si facciano tutti gli approfondimenti del caso", ma Scelta Civica proseguirà sulla strada sin qui indicata.