Nell'ambito dell'operazione congiunta della Squadra Mobile di Nuoro e dei carabinieri della compagnia di Ottana, sotto la direzione del Sost. P.M. del capoluogo barbaricino, Andrea Vacca, ieri mattina è stato tratto in arresto, presso l'aeroporto di Alghero, in collaborazione con la polizia di frontiera, un giovane pregiudicato di Orani, di 26 anni (per inderogabili esigenze investigative non è possibile dare il nome dell’arrestato), ritenuto responsabile del tentato furto dell'autovettura che sarebbe dovuta servire per consumare la rapina.
L'arresto segue quelli eseguiti il 14 agosto scorso, di Gonario Morittu, pregiudicato di Orani, Riccardo Serusi, pregiudicato di Fonni e Francesco Carta, pregiudicato di Orotelli, tutti coinvolti nella rapina alla gioielleria.
Il giovane di Orani, che è stato fermato in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Nuoro Mauro Pusceddu, si trovava in spagna per il "ponte" di ferragosto.
Circa una settimana prima della rapina Morittu, Serusi e il giovane oranese tratto in arresto ieri, si erano recati a Olbia, durante la notte, per tentare di rubare un’autovettura da utilizzare per la compiere la rapina. Il furto però non era andato a segno per la presenza di alcune persone nel luogo dove era parcheggiata l’autovettura prescelta, che avevano disturbato l’azione.
I rapinatori, alla fine, utilizzarono, per la fuga, l'autovettura del padre di Morittu.
Squadra mobile e carabinieri di Ottana hanno inoltre rinvenuto un'altra consistente parte dei gioielli rapinati in due negozi "compro oro" di Macomer e di Oristano, ai quali i malviventi li avevano venduti, ricavando 2000 euro.
Questo rinvenimento si aggiunge a quello fatto dai carabinieri il 3 agosto scorso a Siniscola in un altro negozio "compro oro", dove erano stati venduti altri gioielli della rapina per circa 1000 euro.