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Spread ancora giù, a quota 230

Ancora una seduta in calo per lo spread tra il Btp e il Bund tedesco, ai minimi da oltre due anni, mentre la Borsa di Milano è maglia rosa in Europa (+1,23%), sostenuta proprio dalla discesa del differenziale. Il divario tra i titoli decennali del Tesoro e quelli tedeschi si riduce a 230 punti base col tasso sul Btp in calo al 4,18%.

Continuando di questo passo si potrebbero materializzare quei 4,5 miliardi di risparmi per gli oneri in meno che si pagheranno sul debito. La tensione si allenta decisamente anche sui titoli di Stato della Spagna, con lo spread Bonos-Bund sotto i 250 punti base (246) per la prima volta da luglio 2011.

L'anno scorso di questi tempi il differenziale iberico volava a 650 punti base sui timori di un possibile ricorso ad un salvataggio internazionale da parte di Madrid. L'effetto spread si riflette sulla Borsa di Milano e fa bene soprattutto ai titoli bancari: Intesa Sanpaolo (+6,4%), Bpm (+3,59%), Ubi Banca (+2,48%), Mediobanca (+2,84%), Mps (+1,64%), Unicredit (+1,7%) e così Piazza Affari risulta la migliore in Europa. Il calo del differenziale si traduce in un aumento del valore dei titoli di Stato in portafoglio alle banche e in una riduzione del costo della raccolta.

Le altre Borse del Vecchio Continente, con l'eccezione di Madrid (+0,96%), archiviano la settimana in tono più cauto, appesantite dai timori che la Federal Reserve, dopo i dati di ieri sui sussidi di disoccupazione risultati migliori delle attese, possa iniziare a ritirare gradualmente già da settembre le misure di stimolo all'economia Usa, ossia ridimensionare il piano di 'quantitative easing', attraverso il quale compra 85 miliardi di dollari di obbligazioni al mese per sostenere la crescita americana. Parigi chiude a +0,75%, Londra a +0,26% e Francoforte a +0,19%. E se il mercato del lavoro negli Usa continua a migliorare, anche in Europa emergono ulteriori segnali positivi dopo l'uscita dalla recessione nel secondo trimestre.

A giugno le esportazioni di Eurolandia sono aumentate per la prima volta in tre mesi, registrando un +3% rispetto a maggio. La bilancia commerciale dell'eurozona con il resto del mondo ha segnato un surplus di 17,3 miliardi di euro a giugno, contro i 12,8 di un anno prima e i 14,5 di maggio, secondo la prima stima diffusa da Eurostat. Mentre l'inflazione nell'area euro resta stabile a luglio, invariata all'1,6% come a giugno.