La Corte di Cassazione ha annullato "la sentenza impugnata nei confronti di Silvio Berlusconi limitatamente all'interdizione dai pubblici uffici", rigettando nel resto il ricorso del leader Pdl.
Questa la sentenza letta dal presidente della sezione feriale della Corte di cassazione, Antonio Esposito, sul processo Mediaset. La Cassazione era chiamata a decidere se confermare o meno la condanna per Silvio Berlusconi nel processo conclusosi in secondo grado con la condanna del leader Pdl a 4 anni di reclusione e a 5 di interdizione dai pubblici uffici, del produttore cinematografico Frank Agrama, tre anni, e degli ex manager Fininvest Daniele Lorenzano (3 anni e 8 mesi) e Gabriella Galetto (1 anno e 2 mesi).
Alla lettura del verdetto Mediaset, per la difesa di Silvio Berlusconi erano presenti gli avvocati Roberto Borgogno e Francesca Coppi dello studio del professor Franco Coppi. Francesca è la figlia del professor Coppi. I difensori 'titolari' dell'ex premier, Coppi e Ghedini, non erano invece presenti.
La Corte di Cassazione, è detto nel dispositivo della sentenza, "annulla la sentenza impugnata nei confronti di Silvio Berlusconi limitatamente alla statuizione relativa alla condanna alle pena accessoria per l'interdizione
temporanea per anni 5 dai pubblici uffici per violazione dell'art. 12, comma 2, decreto legislativo 10 marzo 2000 n. 74 e dispone trasmettersi gli atti ad altra sezione della corte d'appello di Milano perché ridetermini la pena accessoria nei limiti temporali fissati dal citato articolo 12, ai sensi dell'art. 133 codice penale, valutazione non consentita alla Corte di legittimità. Rigetta nel resto il ricorso del Berlusconi nei cui confronti dichiara, ai sensi dell'articolo 624 comma 2 codice procedura penale, irrevocabili tutte le altre parti della sentenza impugnata".
Silvio Berlusconi è rimasto nella sua residenza romana di via del Plebiscito in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione. Con lui la figlia Marina, i legali Franco Coppi e Niccolò Ghedini, il segretario del Pdl e ministro dell'Interno Angelino Alfano.
La zona è praticamente blindata, tutte le vie e piazze circostanti sono state infatti chiuse all'accesso veicolare e pedonale e un piccolo gruppo di sostenitori del leader del Pdl si trova all'altezza di piazza del Gesù. Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza tengono sotto controllo la situazione che al momento è comunque tranquilla. Presente, naturalmente, un discreto numero di cameramen, fotografi e giornalisti.
Chiusura sprint per Mediaset in Piazza Affari, nel giorno della sentenza della Cassazione e dei conti semestrali. Prima del verdetto il titolo del Biscione ha segnato un rialzo finale del 2,5% a 3,36 euro. Non particolarmente brillanti gli scambi, pari a oltre 6,11 milioni di pezzi, corrispondenti alllo 0,51% del capitale e a poco più della metà della media giornaliera dell'ultimo mese.
La sentenza della Cassazione "non può che lasciare sgomenti. Vi erano solidissime ragioni ed argomenti giuridici per pervenire ad una piena assoluzione"di Berlusconi. Valuteremo e perseguiremo ogni iniziativa utile anche nelle sedi Europee per far si che questa ingiusta sentenza sia radicalmente riformata". Lo dicono i legali del Cav Coppi, Ghedini e Longo.