Un milione di ragazzi ha salutato il papa con applausi scroscianti e grida d'entusiasmo , nonostante la pioggia e la temperatura insolitamente fredda. Poi, con la messa celebrata sulla spiaggia, si conclude la quarta giornata della Giornata Mondiale della Gioventù.
Il repertorio del papa argentino segue il solito rituale: saluta la folla, fa gesti di intesa e di incoraggiamento. Ogni tanto di ferma per baciare e accarezzare i bambini che vengono protesi verso di lui. Scherza, il papa: scambia lo zucchetto con una ragazza (era già avvenuto in Vaticano); poi, salito sul palco, dice: ""Sono venuto anche io per essere confermato nella mia fede dall'entusiasmo della vostra fede. La fede del vescovo che deve risolvere i problemi si può rattristare. Che brutta cosa un vescovo triste".
Poi il pensiero va a Joseph Ratzinger: "Prima di venire qui - ha raccontato Francesco - ho chiesto a papa Benedetto di accompagnarci con la preghiera; ora lui ci sta guardando in tv, facciamogli un grande applauso". L'inusitato e armonioso passaggio del testimone tra i due eredi di Pietro, così, non avrebbe potuto essere meglio confermato, pubblicamente.