Pochi minuti per mettere in difficoltà la sicurezza, mandare in tilt il protocollo e far innamorare i brasiliani. Giunto a Rio de Janeiro, il Papa ha percorso la città a bordo di un'auto con il finestrino aperto, salutando i fedeli e dando baci ai bambini che si avvicinavano.
Il primo contatto in Brasile del Papa è stato quindi in sintonia con quanto Francesco ha fatto finora in Italia. Anzi, in pochi minuti il Papa si è fatto conoscere dai brasiliani e dai pellegrini giunti per la Giornata mondiale della gioventù (Gmg), i quali a loro volto si sono presentati al Pontefice argentino con un calore ed entusiasmo manifestato in mille modi.
Subito dopo essere sceso dall'aereo proveniente da Roma, e dopo essere stato accolto dalla presidente brasiliana Dilma Rousseff, Bergoglio si è recato in centro città a bordo di un'auto coperta - una Fiat grigia - con i finestrini abbassati.
Il corteo delle auto si è velocemente diretto fino alla Cattedrale, attraversando diversi quartieri, tra i quali alcune 'favelas' della periferia di Rio.
Poco prima di arrivare a destinazione, in un tratto di strada più stretto, l'auto ha rallentato a causa della folla dei pellegrini che sono riusciti ad avvicinarsi ai finestrini della vettura per salutare il Pontefice. Episodi simili si sono avuti poi più volte. Il Papa non ha mai smesso di salutare.
Lombardi: situazione impegnativa ma no preoccupazione "Papa Francesco è molto contento dell'accoglienza dell'entusiasmo con cui è stato accolto al suo arrivo a Rio de Janeiro".
Lo ha detto ai giornalisti il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "La tv - ha osservato il sacerdote - ha mostrato un momento in cui il corteo per sbaglio ha imboccato una strada chiusa". E ciò senza che "mai sorgesse nessuna preoccupazione per la sicurezza". Infatti, ha rivelato padre Lombardi, "il segretario di Francesco, don Alfred Xuereb, era preoccupato, il Papa no, anzi ha lasciato che don Alfred riprendesse lo scompartimento vuoto".
Ieri, infine, padre Lombardi ha ammesso con i giornalisti che "nell'itinerario non era previsto l'elicottero" per raggiungere il Palazzo di Guanabara. E ha sottolineato che l'utilizzo invece dell'elicottero è stato una decisione delle autorità del Brasile anche per evitare di attraversare manifestazione di protesta nei pressi del Palazzo".
"E' stato fatto qualche errore. Ma non voglio drammatizzare. Non c'era il senso di qualcosa di drammatico", semplicemente si è sperimentato lo sforzo di "accompagnare una situazione impegnativa" ma non certamente grave: "la gente - ha infatti sottolineato Lombardi in merito all'episodio - al Papa gli vuole bene".
Ugualmente, per Lombardi non è motivo di preoccupazione il ritrovamento ad Aparecida, "in un bagno pubblico vicino alla Basilica dove mercoledì andrà il Papa, di un ordigno rudimentale". "Era un modesto quantitativo di esplosivo che - ha spiegato il gesuita - non era stato messo li con l'intenzione di farlo esplodere. Anzi la sua presenza probabilmente non ha nessun legame con la visita del Papa". "La polizia - ha concluso - ha dato un'informazione in merito precisando che la cosa non rappresenta un problema di particolare preoccupazione". La situazione che deve trovare la sua misura e responsabilità.
Lombardi, infine, ha raccontato ai giornalisti brasiliani che "il viaggio del Papa in aereo è stato meraviglioso". "Tutti i passeggeri poterono incontrare il Papa e chiedere la benedizione per se e per i familiari. Francesco, poi, ha anche trasmesso 15 minuti nella cabina di pilotaggio. "Nel viaggio aereo - ha concluso il portavoce - ha manifestato un'energia straordinaria, praticamente non si è riposato mai".
Infine una sottolineatura relativa al colloquio nel palazzo presidenziale con Dilma Rousseff che "ha detto al Papa di essere rimasta molto impressionata del recente discorso di Lampedusa, che è stato di grande impatto".