Nessun danno, solo panico. E' quanto dice la protezione civile delle Marche dopo la sequenza sismica che a partire dalla notte scorsa ha interessato il tratto costiero del Conero, tra le province di Ancona e Macerata. Questa mattina si è svolta a Loreto (Ancona) una prima riunione allargata ai sindaci di Camerano, Numana, Sirolo, Loreto, Castelfidardo, Porto Recanati, ai prefetti di Ancona, Alfonso Pironti, e di Macerata, Pietro Giardina, e alle forze dell'ordine: il centro operativo comunale, baricentrico rispetto all area interessata dal terremoto, continuera' a fungere da punto di raccordo.
Chiuso per verificare lo stato della struttura, dopo il terremoto di questa mattina sulla costa marchigiana, l'Auditorium di Sant'Agostino a Civitanova Marche, in provincia di Macerata. L'Auditorium risalente al XIII secolo, stava ospitando una mostra futurista su Tullio Crali. Il Comune civitanovese, a titolo precauzionale, ha disposto la verifica dello stato di sicurezza dei locali, per accertare che dopo la forte scossa di magnitudo 4,9 se la costruzione sia ancora agibile. La mostra su Tullio Crali era stata inaugurata il 12 luglio, con l'intervento dello storico dell'arte Salvatore Settis.
Molta paura ma nessun danno di rilievo a persone o cose per l'evento sismico della scorsa notte nelle Marche con una scossa di magnitudo 4.9 avvertita alle 3:32 e un'altra intorno alle 5 di magnitudo 4, con varie repliche.
La gente è scesa in strada ad Ancona, Numana, Sirolo, Loreto e Porto Recanati - ma la prima scossa è stata avvertita lungo tuta la costa adriatica fino all'Abruzzo e anche in varie località dell'entroterra -, e ha inondato di chiamate i centralini dei vigili del fuoco e della Protezione civile, ma poi quasi tutti sono tornati nelle loro abitazioni.
I marchigiani conoscono il terremoto da secoli e sono abituati a conviverci: le scosse della scorsa notte sono le ultime di una sequenza di 57 eventi sismici dal 14 luglio scorso, a volte avvertiti dalla popolazione, a volte no. Immediatamente allertato il sistema della protezione civile con una prima riunione subito dopo il sisma, e un'altra per fare il punto della situazione oggi a Loreto.
Non ci sono state segnalazioni di interventi dagli ospedali, solo una decina di casi di attacchi di panico. E dai sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco (25) e dai tecnici dei vari Comuni interessati non sono emersi danni significativi o problemi di stabilita' per gli edifici. Passate al setaccio, fortunatamente senza esito, la Basilica di Loreto e altre chiese prima delle messa della mattina.
"Nessun danno a persone e cose" fa sapere il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, che annuncia un "rafforzamento del monitoraggio della sala operativa regionale e la capacità di risposta informativa ai cittadini attraverso il coordinamento di tutti i centralini attivati per l'emergenza".
"La situazione è sotto controllo - ribadisce -. E' un fenomeno che si manifesta molto frequentemente purtroppo nella nostra regione. La nostra comunità è abituata e solida rispetto a questo tipo di fenomeni. Speriamo che sia finito qui".
Una speranza condivisa da Anna Maria Ciccarelli, presidente degli albergatori della Riviera del Conero, una della perle del turismo delle Marche e dell'Adriatico. Tra le persone uscite in strada la scorsa notte c'erano molti turisti.
"Noi conosciamo il terremoto - sottolinea - e le nostre strutture ricettive sono tutte sicure, nuove o ristrutturate secondo criteri antisimici. Qua non ci sono ristrutturazioni 'selvagge', ma rispetto se della legge". Tra le persone risvegliate bruscamente dal sisma anche l'ex premier Mario Monti, in vacanza a Porto Recanati.
Le scosse sismiche delle ultime ore nelle Marche "confermano la necessita' di dare massima priorita' alla prevenzione e di mettere finalmente in atto serie e coerenti politiche per la prevenzione antisismica. A cominciare da un piano nazionale di consolidamento antisismico degli edifici esistenti e dall'estensione e stabilizzazione dell'eco-bonus per il risparmio energetico in edilizia agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente". Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera.