L'ospedale di Circolo di Varese ha confermato la morte del sindaco di Cardano al Campo, Laura Prati. I familiari hanno deciso di donare gli organi, come aveva chiesto il sindaco.
Laura Prati, il sindaco di Cardano al Campo (Varese) ferita a colpi di pistola il 2 luglio da un vigile sospeso dal servizio, era in stato di ''morte cerebrale'', aveva riferito il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, a margine di una conferenza stampa.
Le condizioni di Laura Prati ieri si erano aggravate ulteriormente, dopo che il sindaco nei giorni scorsi era stato colpito da una emorragia cerebrale al termine di un intervento chirurgico all'ospedale di Circolo di Varese.
Il vicesindaco di Cardano al Campo, Costantino Iametti, anche lui ferito nella sparatoria, è stato dimesso dall'ospedale nei giorni scorsi ed è tornato a casa.
Una mattinata da Far West quella vissuta venti giorni fa dal piccolo comune del varesotto: il vigile aveva fatto irruzione in Comune armato di pistola, ferendo i due politici. "Ora ho regolato i miei conti", aveva affermato dandosi alla fuga. Uscito dal municipio, Pegoraro si era allontanato in auto senza smettere di sparare colpi: prima un duello con un agente della polizia locale che lo seguiva a piedi, quindi il lancio di un fumogeno artigianale fatto con una bottiglietta di plastica e una pila da 9 volt.
Una pattuglia della polizia lo aveva intercettato poco lontano, a Ronchi di Gallarate, e li era andata in scena un'altra sparatoria, con Pegoraro che esplodeva colpi da una carabina di precisione. Dopo un inseguimento a piedi, tra giardini e cortili, il vigile 'killer' era stato bloccato dal commissario di Gallarate, Gianluca Dalfino, saltatogli addosso dopo averlo visto imbracciare l'ennesima arma in una zona abitata.